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Come è stata costruita la Torre Eiffel? Storia e curiosità del momento più famoso di Parigi

Sarebbe dovuta rimanere in piedi solo 20 anni, ma per fortuna dei francesi è ancora lì. Oggi vogliamo raccontarvi la storia di come è stata costruita la Torre Eiffel, un’impresa ingegneristica davvero unica che ha dovuto superare non pochi ostacoli per essere realizzata.

Come è stata costruita la Torre Eiffel? Storia e curiosità del momento più famoso di Parigi

La Torre Eiffel, dal nome del suo ideatore Gustave Eiffel, è forse il monumento più famoso di Parigi, conosciuta in tutto il mondo come simbolo della

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La Torre Eiffel, dal nome del suo ideatore Gustave Eiffel, è forse il monumento più famoso di Parigi, conosciuta in tutto il mondo come simbolo della città stessa e della Francia. Si trova nel pieno centro della capitale francese, all’estremità nord-occidentale dello Champ de Mars. Fu inaugurata il 31 marzo 1889 in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi, che ricorreva proprio nel centenario della Rivoluzione Francese.

La Torre metallica, alta oggi 324,82 metri, è stata senza dubbio una delle imprese ingegneristiche più importanti della storia. Ma per essere realizzata ha dovuto superare diversi ostacoli, la maggior parte dei quali vennero dagli stessi parigini, che non erano affatto contenti della sua costruzione.

Il progetto di Gustave Eiffel

Il progetto di Gustave Eiffel

Il progetto di Eiffel fu scelto fra gli oltre 100 presentati al governo francese, tra cui quello di un gigantesco irrigatore e di una monumentale ghigliottina in ricordo della Rivoluzione. Messa così, sembra normale che abbiano scelto la Torre Eiffel. Ma in realtà anche lei all’inizio non era affatto ben voluta. C’è chi aveva paura che avrebbe attirato un sacco di fulmini e chi diceva che avrebbe fatto da maxi calamita per tutti gli oggetti di metallo di Parigi. Fake news a parte (esistevano già all’epoca), la maggior parte dell’opinione pubblica la trovava semplicemente brutta.

Un monumento di ferro, così futuristico, non aveva nulla a che vedere con la bellezza classica della Ville Lumière. Ma gli organizzatori dell’Esposizione universale erano letteralmente rapiti dall’idea dello studio di Gustave Eiffel. A proposito, perché proprio Eiffel? L’ingegnere francese era famoso fino a quel momento perlopiù per i ponti che aveva costruito, e molti ingegneri francesi non lo ritenevano all’altezza di un progetto del genere. Ma se avessero osservato attentamente le sue opere si sarebbero accorti di un particolare che avrebbe fatto la fortuna della futura Torre Eiffel: la struttura reticolare. Avete presente quei triangolini che compongono la Torre Eiffel? Hanno una funzione fondamentale per tenere in piedi la torre e contrastare la forza del vento.

Come è stata costruita la Torre Eiffel

La Torre Eiffel nelle prime fasi di costruzione

Il 1º luglio 1887 ebbe inizio la costruzione dei quattro enormi piloni a struttura reticolare, caratterizzati da un’inclinazione rispetto al piano orizzontale di 54 gradi, che preoccupava non poco i passanti. Ma la sagoma della Torre Eiffel non era dovuta a ragioni estetiche, bensì alla fisica e alla matematica, dal momento che la curvatura degli spigoli era calcolata per contrastare la forza del vento. Il suo profilo riesce infatti a convertire le sollecitazioni di flessione e taglio in sollecitazioni di compressione alla base, scaricando a terra non solo il proprio peso, ma anche la spinta orizzontale del vento.

Il profilo della Torre converte le sollecitazioni di flessione e di taglio in sollecitazioni di compressione alla base

Un altro escamotage per ridurre le sollecitazioni fu l’adozione della struttura reticolare: la travatura metallica a maglie triangolari riduce l’area esposta al vento e ripartisce in modo uniforme i carichi sulle singole aste che compongono la struttura. Queste tecniche, decisamente innovative per l’epoca, permisero a Eiffel di progettare una torre di altezze mai viste prima. Pensate che al momento della posa della prima piattaforma la Torre Eiffel era già più alta della cattedrale di Notre-Dame (69 metri), del Pantheon (83 metri) e della cupola degli Invalides, che con i suoi 104 metri era l’edificio più alto della città.

La Torre Eiffel vista dal fiume Senna

Quanto è alta la Torre Eiffel

Da lì in avanti fu tutta una corsa contro il tempo per rispettare la consegna. Chi non si presentava a lavoro la mattina veniva subito licenziato e sostituito, e venne promesso un premio aggiuntivo a ciascun degli operai in caso di consegna nei tempi giusti. Nonostante le precarie condizioni di sicurezzasolo uno dei 300 operai impiegati nei lavori perse la vita, durante la costruzione degli ascensori. Una volta finita, la Torre era alta 312 metri (oggi ne misura 324 con le antenne) e rimase l’edificio più alto del mondo fino al 1930, quando fu superata dal Chrysler Building a New York. Curiosità: nelle giornate estive particolarmente calde l’altezza della Torre risulta maggiore di diversi centimetri, a causa della dilatazione del metallo.

Sfatiamo il mito che la Torre Eiffel sarebbe dovuta durare solo un anno, quello dell’Esposizione universale. Il piano originale era quello di smantellarla dopo circa 20 anni, una durata di tempo necessaria per poter rientrare, attraverso i biglietti, delle spese fatte per costruirla. Ma cosa successe poi? A salvarla fu l’idea di mettere un’antenna in cima. Posta così in alto si rivelò utilissima per le trasmissioni radio in tempo di guerra, e quindi fondamentale da un punto di vista strategico. A questo si aggiunge ovviamente anche il successo incredibile che ebbe come attrazione turistica, già agli inizi del ‘900. Pensate che dalla sua inaugurazione è stata visitata da oltre 250 milioni di visitatori.

Hitler e la Torre Eiffel

Altra curiosità: i suoi ascensori non hanno mai smesso di funzionare (se ne ferma al massimo uno alla volta per manutenzione) tranne che nel periodo dell’occupazione nazista. A Hitler, che desiderava salirci sopra, fu detto che a causa della guerra non era possibile reperire i pezzi di ricambio, e che se proprio ci teneva a salire avrebbe dovuto fare a piedi i 1.665 gradini. Adolf rinunciò. Peccato per lui che, a quanto si racconta, appena se ne andò via gli ascensori ripresero tranquillamente a funzionare.

Fonte: Geopop.it

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