La voragine italiana è tutta in questo paradosso: da una parte un super tecnico che incarna l’essenza della buona politica; dall’altra partiti politic
La voragine italiana è tutta in questo paradosso: da una parte un super tecnico che incarna l’essenza della buona politica; dall’altra partiti politici trasformati in lobby a difesa di interessi particolari. Se la politica è scrittura del futuro, se la politica è scelta strategica, se è responsabilità, se la politica è capacità decisionale, questi partiti sono trasversalmente incapaci di fare politica. Di più, questi partiti sembrano tanti bambini viziati che fanno i capricci in nome di pretese poco più che infantili.
Tutta la solidarietà, allora, a Mario Draghi il politico. Solidarietà all’unico adulto in un parco giochi pieno di bambini, all’unico che abbia la testa sulle spalle per capire che governare un paese non può ridursi alla rincorsa di un eterno e giocoso presente fatto di beghe di cortile, in nome di bandiere identitarie che nulla hanno a che fare con la lenta e faticosa progettazione del futuro.
Al di là del merito dei singoli provvedimenti, la cesura valoriale tra il mondo di Draghi e il mondo di questi partiti è la cesura tra una politica solida, capace di sintesi e decisione, e una politica leggerissima, incapace di prendersi responsabilità. Tra una politica capace di tenere il punto e la posizione e una politica che rincorre qualsiasi pallone in una giostra caotica in cui ognuno gioca per sé. Tra una politica adulta e una politica infantile.