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Nordest italiano, l’artigianato Hi-tech

Nordest italiano, l’artigianato Hi-tech

Consorzi di artigiani, piccole e medie imprese, ottengono i primi risultati di rinvigorimento economico coniugando l'artigianato tradizionale alle p

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Consorzi di artigiani, piccole e medie imprese, ottengono i primi risultati di rinvigorimento economico coniugando l’artigianato tradizionale alle più moderne tecnologie.

Nel Nordest italiano – eccellenza produttiva che comprende le regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto – imprenditori manifatturieri ed artigiani cercano di reinventarsi. La crisi economica morde anche nelle terre dell’eccellenza produttiva italiana. L’area, nonostante abbia saputo creare realtà industriali e marchi famosi in tutto il mondo, percepisce la fine di un ciclo. Le grandi maestranze, lo stile raffinato e la qualità non bastano più, il mercato attuale ha bisogno di nuovi stimoli.

Di tutta risposta, diffusi nel territorio, consorzi di artigiani, piccole e medie imprese, ottengono i primi risultati di rinvigorimento economico coniugando l’artigianato tradizionale alle più moderne tecnologie.

Alcuni esempi di artigianato Hi-tech

La bottega di calzature Segalin di Mestre, cento anni di storia, tramandata da padre in figlio, eccellenza manifatturiera, utilizzando uno scanner laser 3d, è in grado di realizzare una scarpa su misura che calza come un guanto, cucita sul calco del piede del cliente. Il progetto prevede la diffusione – da parte di un consorzio di artigiani – di “centri scanner” per la raccolta delle impronte del piede così da poter offrire il servizio in altre città.

L’industria HSL di Vicenza, specializzata stampati 3d di componenti per autovetture – tra i suoi committenti la Bmw – ha creato una linea di gioielli e lampade di lusso utilizzando gli stessi impianti, inserendo nell’organico dei creativi e degli esperti di e-commerce. L’industria esporta anche in Svizzera.

Stefano Micelli, direttore della Fondazione Nordest, auspica un accelerazione in questa direzione e propone delle politiche di sostegno a quelle imprese che tardano ad aggiornarsi, puntando sulla scuola, per la formazione di figure professionali giovani ed aggiornate. Come modello didattico propone quello svizzero.

fonte tvsvizzera.it

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