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Coronavirus, in Italia oltre 20mila malati, ma 369 guariti in più di ieri. In Lombardia 252 morti

Coronavirus, in Italia oltre 20mila malati, ma 369 guariti in più di ieri. In Lombardia 252 morti

Il bollettino della Protezione civile: "Un incremento di affetti da Covid-19 rispetto a sabato di 2.853". Il numero totale di contagiati è di 24.747.

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Il bollettino della Protezione civile: “Un incremento di affetti da Covid-19 rispetto a sabato di 2.853”. Il numero totale di contagiati è di 24.747. In Lombardia la situazione più critica, 252 morti dei 368 del Paese

Coronavirus, il bollettino di oggi 15 marzo. Borrelli: “369 nuovi guariti, 20.603 i positivi

Da ieri sono 368 i nuovi deceduti legati all’epidemia di coronavirus in italia (sabato l’aumento era stato di 175), portando il totale dei morti a 1.809, mentre in tutto i guariti sono 2335. Dei 20.603 casi positivi 9.268 sono in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, 1.672 sono in terapia intensiva. “Rimane ferma la percentuale del 10% di pazienti in terapia intensiva”, ha detto Borrelli, che ha poi confermato che la situazione più problematica resta quella della Lombardia.

Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 10.043 in Lombardia, 2.741 in Emilia-Romagna, 1.989 in Veneto, 1.087 nelle Marche, 1.030 in Piemonte, 763 in Toscana, 493 in Liguria, 396 nel Lazio, 296 in Campania, 316 in Friuli Venezia Giulia, 367 nella Provincia autonoma di Trento, 199 nella Provincia autonoma di Bolzano, 212 in Puglia, 179 in Sicilia, 139 in Umbria, 128 in Abruzzo, 66 in Calabria, 75 in Sardegna, 56 in Valle d’Aosta, 17 in Molise e 11 in Basilicata.

“Non abbassiamo la guardia”

Alla domanda se si possono fare previsioni sull’andamento della diffusione dei contagi e la durata delle misure restrittive, Brusaferro ha detto che non ci sono elementi in proposito. “È trascorsa una settimana da quando sono stati adottati i provvedimenti restrittivi – ha osservato – è solo fra una settimana potremo capire meglio come i provvedimenti stanno impattando sulle curve epidemiologiche”. Bisogna anche considerare, ha aggiunto, “la crescita dei dati, diversificata fra le regioni”.

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C’è stato poi un richiamo al rispetto delle norme: “Il problema che stanno affrontando alcune aree del Paese, alcune aree eroiche, è una realtà che tocca tutti e nessuna parte e nessun cittadino può sentirsi esonerato e non coinvolto in questa sfida – ha sottolineato il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro – Per questo  ribadisco l’appello ad adottare tutte le misure raccomandate, anche laddove sembra che oggi i casi siano molto limitati. Se non le adottiamo non riusciamo a modellare la curva e creiamo scenari particolarmente critici. Faccio un richiamo alle regole: bisogna uscire soltanto per esigenze lavorative, cure mediche e spesa. Bisogna limitare al massimo i viaggi e le uscite fuori dalle abitazioni”.

Nel rispondere ad alcune domande, Brusaferro ha ribadito che per evitare il contagio l’igiene è importante ed è indispensabile lavarsi spesso e con cura le mani: “Il virus ha una sopravvivenza che può variare da alcune ore a alcuni giorni. Ma è molto sensibile a disinfettanti. La migliore prevenzione alla trasmissione attraverso superfici è lavarsi le mani di frequente”, ha detto.

Alla luce dell’evoluzione della malattia e della curva di crescita dei contagi in Italia “altri paesi europei stanno adottando misure analoghe alle nostre, che sono quelle attualmente più efficaci nel modificare la curva”, ha detto poi  Brusaferro auspicando che “il fatto che anche altri Paesi le adottino può creare un’azione sinergica”.

La situazione in Lombardia

“Oggi in Lombardia abbiamo avuto 252 morti, sono 1.218 in totale”. Sono i dati diffusi dall’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera. “I positivi sono 13.272, più 1.587 – ha detto – i ricoverati in ospedale sono 4.898, più 602 rispetto a ieri, c’è una crescita costante ma non esponenziale. In terapia intensiva aumentano solo di 25, 757 in totale, un dato molto più ridotto rispetto alla media di 45. Ma non cantiamo vittoria, anche perché i decessi sono 1.218, con una crescita di 252”.

È Bergamo la provincia con più contagiati: 3.416 con un aumento in un giorno di 552. A Brescia i contagi sono 2.473 (+351), a Cremona 1.792 (227), a Pavia 722 (100), a Mantova 327 (60), Monza e Brianza 339 (+115). Nella città metropolitana di Milano i contagiati sono 1.750 (+200) di cui 711 in città (79), dunque con numeri in proporzione alla popolazione più bassi di altre zone.

“Le terapie intensive sono l’aspetto più delicato – ha continuato Gallera -, non l’unico perché ci sono ospedali che dopo 24 giorni sono davvero allo stremo e sono molto saturi”. Gallera ha spiegato in Regione sono disponibili ora 1.200 posti di terapia intensiva, allestiti con “uno sforzo titanico che sorprende, stupisce e commuove anche noi”. Quindi, ha spiegato Gallera, “siamo passati da 724 a 1.200 posti e si è recuperato un buon margine rispetto ai numeri che avevamo ieri, grazie alla grande capacità delle strutture che stanno dando risposte utilizzando tutto quello che hanno”.

Fonte: https://www.repubblica.it/cronaca/2020/03/15/news/coronavirus_dati_italia_e_lombardia-251370826/

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