Dai risultati di un’indagine condotta dal gruppo di lavoro Re4it e dal Centro Studi Confindustria tra aziende che hanno acquistato parzialmente o tota
Dai risultati di un’indagine condotta dal gruppo di lavoro Re4it e dal Centro Studi Confindustria tra aziende che hanno acquistato parzialmente o totalmente forniture all’estero, emerge che il 23% ha realizzato negli ultimi 5 anni (in percentuale variabile) il backshoring delle proprie forniture, ovvero il rimpatrio di alcune unità produttive, mentre il 10% ha scelto di riconfigurarle completamente in Italia.
BACKSHORING E NEARSHORING: LE AZIENDE SI RIORGANIZZANO
Durante e dopo la pandemia da Covid-19, infatti, le aziende con produzione, magazzini, sistemi di stoccaggio e logistica dislocati hanno subito i più grandi ritardi, per non parlare dei costi e dei danni economici prodotti dal blocco delle merci.
L’attuale situazione internazionale, con il conflitto russo-ucraino che continua a creare forti disagi in termini di approvvigionamento, contribuisce non poco a complicare il quadro e ad alzare ulteriormente i costi.
E infatti, come mostrano le statistiche, assistiamo a una riorganizzazione del sistema produttivo delle aziende in tutto il mondo, che stanno sempre di più preferendo il backshoring e il nearshoring (produzione nelle vicinanze) per evitare la concentrazione della produzione o delle forniture in singole aree geografiche.
La globalizzazione è ancora un valore sentito e una fonte di sopravvivenza per piccole e medie imprese grazie al commercio online, ma è importante poter ridurre i costi e i rischi in tempi così complessi.
LOGISTICA DOGANALE E MICROFULLFILLMENT: COME ADATTARSI AL CAMBIAMENTO
Per quel che riguarda la supply chain e la logistica, infatti, il discorso non si fa molto diverso. Sfruttare la logistica doganale può rappresentare la soluzione. Ad esempio, detenere merce allo stato estero all’interno di depositi dove la stessa rimane in sospensione dal dazio e dall’Iva è un modo sicuro per avere merce in magazzino a costo zero fino al momento della reale vendita del prodotto sul territorio italiano.
I NUOVI SERVIZI DI LOGISTICA DI C-TRADE
Per seguire e precedere, laddove possibile, le nuove esigenze delle aziende con cui lavoriamo, abbiamo deciso di affiancare alle operazioni doganali, servizi di logistica in house. Per fare questo, ci siamo spostati in una nuova sede, ad Agrate Brianza, con magazzini più capienti e più specifici per le nostre esigenze di una logistica sostenibile (stiamo implementando soluzioni di strutture fotovoltaiche per ridurre gli impatti energetici).
Dal deposito doganale e deposito Iva, al picking and packing, dal micro-fullfillment alla consegna dell’ultimo miglio, dalla custodia di merce ad alto valore al servizio di hub per spedizioni dei corrieri espresso, C-Trade gode di tutte le autorizzazioni doganali, degli spazi e delle competenze per una logistica sicura e veloce.
Un team di consulenti dalle conoscenze trasversali in ambito legale, di geopolitica, innovazione, logistica ed economia, si propone infatti di affiancare le aziende nell’intero processo in modo da prevenire i cambiamenti e agire d’anticipo, risparmiando tempo e denaro.
UN EVENTO PER PARLARE DI SOSTENIBILITÀ E METAVERSO TRA DOGANA E LOGISTICA
Il 27 settembre alle 11:30, inaugureremo la nuova sede e ci incontreremo per un momento di formazione e dibattito dal titolo «Semplicità & sostenibilità: il metaverso tra dogana e logistica». A intervenire sui temi della mattinata, oltre a Lucia Iannuzzi e Paolo Massari, anche il Presidente di ESG Portal Camillo Zana. Seguirà un light lunch.
Fonte: Money.it