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Carrier: si allarga il divario tra piccoli e grandi del trasporto container

Oggi i primi 10 operatori detengono capacità di stiva per 21,8 milioni di Teu, contro i 2,5 milioni dei successivi 20

Carrier: si allarga il divario tra piccoli e grandi del trasporto container

Complici i profitti record che hanno portato gli operatori a investire ancora in nuovo naviglio, negli ultimi tempi la forbice di capacità tra grandi

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Complici i profitti record che hanno portato gli operatori a investire ancora in nuovo naviglio, negli ultimi tempi la forbice di capacità tra grandi e piccole compagnie del trasporto container si è andata allargando.
Secondo un report di Alphaliner  i dieci più grandi dispongono infatti di stiva per 21,8 milioni di Teu, contro i 2,5 milioni a disposizione dei successivi 20.

L’ampliarsi del gap negli ultimi anni è visibile calcolando la differenza che intercorre tra il primo e il 20esimo operatore al mondo. Se nel 2017, quando la classifica era guidata da Maersk, questa era di 3,2 milioni di Teu, oggi, con Msc in testa grazie a una capacità di 4,48 milioni di Teu, sono 4,38 i milioni di Teu che la separano dalla sudcoreana Sm Line, appunto al numero 20 della lista con 93.410 Teu di capacità.
Un altro segnale dell’allargarsi della forbice tra piccole e grandi realtà è il fatto che negli ultimi cinque anni sono aumentate da 6 a 7 le realtà con oltre 1 milione di Teu di capacità, in particolare per via della fusione tra i liner giapponesi Mitsui Osk Lines, Nyk Line e K Line, che hanno dato vita a One.

Nonostante queste differenze, secondo Alphaliner, i profitti delle compagnie, perlomeno sulle rotte transpacifiche, sono stati però maxi anche per quelle di taglia mini (o media). In particolare sono stati Matson Navigation e Sm Line i due operatori che li hanno visto crescere di più. La prima nel 2021 ha ottenuto utili operativi pari a 1,14 miliardi di dollari, quintuplicando il risultato dell’anno prima e ottenendo il suo record di sempre, mentre la seconda li ha addirittura moltiplicati per nove, arrivando a quota 822 milioni. La società di analisi evidenzia che in particolare l’operatore sudcoreano ha dislocato sulle rotte transpacifiche il 94% della sua capacità, una scelta molto più redditizia di quella di shipping line di dimensioni simili che invece hanno optato per operare su tratte nazionali o regionali. Tra queste ad esempio Zhonggu Logistics, principale operatore attivo sulle tratte intra-Cina, che nel 2021 ha ottenuto utili operativi di 505,17 milioni di dollari, raddoppiando ‘solamente’ il risultato del 2020.

Fonte: Shippingitaly.it

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