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Fincantieri e Msc, nuovi accordi per due navi da crociera ad idrogeno

Le navi Explora V e VI saranno dotate di motori a gas naturale liquefatto e tecnologie per la raccolta dell'idrogeno liquido che alimenterà le aree alberghiere. In mare dal 2027 e nel 2028, per gli analisti le due navi sono il simbolo della ripartenza del settore

Fincantieri e Msc, nuovi accordi per due navi da crociera ad idrogeno

Si espande la flotta Explora Journeys, il brand di crociere di lusso nato dalla partnership tra Msc e Fincantieri. Le due società hanno annunciato il

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Si espande la flotta Explora Journeys, il brand di crociere di lusso nato dalla partnership tra Msc e Fincantieri. Le due società hanno annunciato il 6 luglio la firma di un memorandum of agreement per la costruzioni di due ulteriori navi alimentate ad idrogeno che entreranno in servizio nel 2027 e nel 2028.

Iniziative audaci per il settore crocieristico

Explora V e VI saranno dotate di motori a gas naturale liquefatto (lng) e tecnologie per la raccolta dell’idrogeno liquido. Questo promettente carburante potrà essere utilizzato per il funzionamento dalle aree alberghiere e consentire così alle navi di funzionare a emissioni zero in porto, anche con i motori spenti. Ancora, le due imbarcazioni precedentemente annunciate, Explora III e IV, saranno anch’esse alimentante a lng. Per l’amministratore delegato di Explora Journeys, Michael Ungerer, modificare il progetto di costruzione delle navi, operare investimenti aggiuntivi riguardo agli ordini già in essere – 120 milioni di euro ciascuna – e confermare gli ordini per altre due navi dotate di nuova tecnologia” sono “iniziative audaci” ma necessarie. L’aggiornamento dei progetti provocherà un ritardo di appena un anno su entrambe le consegne, rinviando Explora III al 2026 dal 2005 ed Explora IV al 2027 dal 2006. “La sostenibilità rappresenta il nuovo artigianato e siamo onorati di assumere una posizione pionieristica nell’industria crocieristica e nel settore dei viaggi in generale”, ha aggiunto. Come prassi per il settore, la sottoscrizione del contratto relativo al memorandum firmato è condizionato all’ottenimento del finanziamento.

Verso crociere a emissioni zero

“Le navi del domani con le più recenti tecnologie di oggi”, ha affermato Pierfrancesco Vago, il presidente esecutivo della divisione crociere di Msc. Il gruppo ha l’obiettivo di azzerare le emissioni nette per il 2050. Il gas naturale liquefatto rappresenta il combustibile marino più pulito attualmente disponibile su larga scala ed elimina virtualmente le emissioni locali di inquinanti atmosferici, come ossidi di zolfo (99%), ossidi di azoto (85%) e particelle (98%). Nel complesso, per Explora Journeys si tratta di un investimento da 3,5 miliardi di euro per affrontare quella che Vago ha definito la più grande sfida dell’industria marina, “la transizione verso operazioni a emissioni zero”.

Una notizia che conferma la ripartenza del segmento crociere

Nel 2018, Fincantieri ha ricevuto l’ordine per le prime quattro navi alimentate a gas naturale liquefatto da Explora Journeys per un totale di 2 miliardi. Secondo le stime degli analisti di Banca Akros, il memorandum potrebbe valere 1 miliardo di euro. Per gli analisti dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo il valore di ogni nave aggiuntiva è compreso tra i 500 e i 550 milioni di euro, “con margini probabilmente sopra la media del segmento crociere di Fincantieri“: una notizia “conferma la ripartenza degli ordini” nel settore. Alla luce degli accordi stretti con Msc, gli analisti dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo mantengono invariata la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 0,6 euro su Fincantieri, che al momento tratta a Piazza Affari in rialzo dello 0,70% a 0,5055 euro.

Inoltre, come si legge nel giornale francese La TribuneFincantieri sarebbe nella short-list per l’assegnazione di una commessa da quattro corvette per la flotta greca. Secondo gli analisti di Banca Akros, il gruppo italiano avrebbe buone possibilità di vincere la sfida contro il Naval Group francese e l’olandese Damen, e firmare un contratto da quasi 2 miliardi di euro. Tuttavia, nonostante il probabile supporto degli Stati Uniti, gli ultimi incontri tra il premier Draghi e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan rischiano di indebolire la posizione del cantiere nell’appalto greco. Per gli analisti di Banca Akros quest’ultimo accordo non provocherà un movimento eccessivo del titolo Fincantieri, su cui confermano rating neutral e il target price a 0,8 euro.

Fonte: Milano Finanza

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