Ha ospitato Nave Cavour, ospiterà anche Nave Trieste. Il molo Varicella I presso lo scalo di San Vito, all’interno dell’arsenale marittimo della Marin
Ha ospitato Nave Cavour, ospiterà anche Nave Trieste. Il molo Varicella I presso lo scalo di San Vito, all’interno dell’arsenale marittimo della Marina Militare, andrà presto sotto i ferri per adeguarsi alla nuova unità e in vista della consegna alla forza armata. Sarà in particolare il lato Sud, quello lato mare, a venire ritoccato per poter ormeggiare la nave anfibia multiruolo che dovrebbe entrare in servizio nel corso del 2022. Al momento il Trieste si trova presso lo stabilimento Fincantieri del Muggiano per il completamento. Lo scafo, costruito a Castellammare di Stabia, è entrato nel golfo la prima volta nel gennaio dello scorso anno. Ad agosto le prime prove in mare, una tappa a Palermo per lavori di carenaggio e poi il ritorno alla Spezia per l’allestimento.
Lunghezza di tutto rispetto: circa 245 metri, in pratica quanto la portaerei Cavour. Non a caso le due condivideranno il ricovero all’interno della base navale spezzina durante la fase propedeutica all’entrata in servizio. Anche il Cavour fu trasferito, nel corso del 2011, dal Muggiano alla zona di Marola prima di essere definitivamente assegnato alla base di Taranto. Il molto Varicella I è stato più volte adeguato alle nuove esigenze della Marina, costruito a partire dal 1903, ampliato fino al 1917 e poi rimesso a nuovo nel 1955 dopo le distruzioni della Seconda Guerra Mondiale.
Nel corso degli anni Ottanta al suo fianco è nato il Varicella 2, ex molo CNR, destinato ai sommergibili e poi potenziato in vista dell’entrata in servizio del portaeromobili Garibaldi. All’opera di prolungamento e allargamento lavorò la spezzina Carlo Agnese spa. Il Garibaldi è l’unità che presto il Trieste andrà a sostituire nei ranghi della Marina Militare. Sarà in ogni caso una sosta temporanea, visto che farà base a Taranto o Brindisi. La fase di progettazione esecutiva del rinnovato scalo è affidata alla Politecna Europa srl di Torino.
Fonte: La Città della Spezia