Maersk sta lavorando per cercare di risolvere, o quanto meno arginare, la crisi nelle filiere che riforniscono gli Stati Uniti, soprattutto nelle line
Maersk sta lavorando per cercare di risolvere, o quanto meno arginare, la crisi nelle filiere che riforniscono gli Stati Uniti, soprattutto nelle linee che collegano i porti californiani con il sud-est asiatico.
In questo contesto, il gruppo danese ha annunciato che il porto gestito da APM Terminals a Los Angeles offre venti ore di operatività tutti i giorni della settimana, con 2.000 operazioni giornaliere di trasporto terrestre.
La compagnia di navigazione segnala però anche che venerdì scorso, 15 ottobre, non è stato gestito il 49% delle operazioni a terra di container importati, mentre il giorno successivo la percentuale è stata pari al 50%: “Stiamo lavorando per affrontare anche questa situazione”.
Maersk ha aggiunto il 40% di capacità sulle linee che collegano Asia e Stati Uniti, sulle rotte attraverso il Pacifico, mentre, allo stesso tempo, ha incorporato anche nuovi scali nei porti orientali degli Stati Uniti al fine di stabilire alternative ai porti della costa occidentale.
Sono stati poi potenziati anche i servizi logistici a terra, con nuove aree di stoccaggio e distribuzione per supportare i flussi di merci.
Maersk ha anche potenziato la logistica del commercio elettronico ed è oggi in grado di offrire consegne in 48 ore al 95% del mercato statunitense, oltre che al 75% del Paese in 24 ore. Questo aiuta i clienti di piccole e medie dimensioni a competere in modo più efficace.
Fonte: Shipmag