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America, guerra dei dazi: la Fed taglia i tassi

America, guerra dei dazi: la Fed taglia i tassi

Politica monetaria severa per l'America dopo la decisione della Fed di tagliare i tassi d’interesse di 25 punti base, portandoli in una forchetta tra

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Politica monetaria severa per l’America dopo la decisione della Fed di tagliare i tassi d’interesse di 25 punti base, portandoli in una forchetta tra l’1,75% e il 2%. Il provvedimento si attendeva da tempo ed è una conseguenza del rallentamento globale del commercio e delle incertezze legate anche all’aumento dei dazi. Il Comitato monetario è diviso: a maggioranza con 7 voti favorevoli e tre contrari, due dei quali si sono espressi per tassi invariati mentre Bullard spingeva per una riduzione di 50 punti base, come qualche analista aveva ipotizzato alla vigilia. La politica aggressiva di Donald Trump non incoraggia i mercati, specialmente quando il numero uno della Casa Bianca impone dazi sulle merci, frenando uno sviluppo armonico dell’economia americana, senza tralasciare l’indebolimento sulle future alleanze e sugli scambi commerciali. È necessario perseguire una politica coinvolgente in grado di comprendere le richieste degli interlocutori a beneficio dell’America. Quando le regole dominano il mercato c’è sempre una reazione negativa perché diminuisce la libertà di scelta, in maniera più significativa accade proprio con l’inserimento dei dazi sulle merci. È un comportamento pericoloso che può produrre un arretramento dell’economia americana.

La situazione potrebbe peggiorare perché Powell non esclude altri tassi. Se necessario il banchiere centrale ha rimarcato con precisione come l’outlook sull’economia Usa sia favorevole ma la Fed rimane soltanto una spettatrice pronta a intervenire. Si è rifiutato di confermare che la Fed è ora più orientata a tagliare i tassi. Powell ha rifiutato di commentare direttamente le critiche di Donald Trump, limitandosi a ribadire che la Fed rimarrà indipendente nelle sue decisioni. Sulle prossime mosse pesa senza dubbio la guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina sul cui fronte si registrano segnali positivi con il presidente Donald Trump che avvicina la fumata bianca: proprio nelle scorse ore, ha affermato che la Cina ha iniziato ad acquistare prodotti agricoli statunitensi aggiungendo che spera che la sua amministrazione sarà in grado di firmare un accordo commerciale con Pechino prima delle elezioni presidenziali del 2020. I segnali di allentamento della politica dei dazi iniziata da Donadl Trump sembrano tranquillizzare i mercati anche se servono politiche monetarie di medio periodo.

fonte: quifinanza.it

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