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Rinnovo dei contratti pubblici, FLP: “Sì al riconoscimento del merito, ma con risorse aggiuntive e in contrattazione integrativa”

Rinnovo dei contratti pubblici, FLP: “Sì al riconoscimento del merito, ma con risorse aggiuntive e in contrattazione integrativa”

Fonte: Flp.it Apprezziamo l'imminente emanazione della Direttiva per il rinnovo dei contratti pubblici da parte del Ministro Zangrillo, che permette

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Fonte: Flp.it

Apprezziamo l’imminente emanazione della Direttiva per il rinnovo dei contratti pubblici da parte del Ministro Zangrillo, che permette finalmente l’avvio delle trattative. Se le anticipazioni saranno confermate, segnaliamo tuttavia che, a fronte di uno stanziamento comunque ancora insufficiente a coprire l’inflazione a due cifre che ha caratterizzato il 2021 e 2022 e che ha decurtato pesantemente il potere d’acquisto, differenziare gli aumenti stipendiali fissi sulla base della valutazione del merito non è una misura condivisibile, commenta così Marco Carlomagno, Segretario generale FLP – Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche, la direttiva che introduce meccanismi di valutazione del personale delle Pubbliche Amministrazioni e che ad essi aggancia la variazione in busta paga.

Prosegue il Segretario generale: È necessario piuttosto incrementare le risorse e destinare a tale istituto, oggetto della riforma in gran parte condivisibile voluta dal Ministro in questi giorni, quelle già nella disponibilità delle amministrazioni e non utilizzate, per l’ingiustificato tetto massimo sui fondi del personale ancorati alle cifre del 2016, e quelle provenienti dal recupero delle somme dai risparmi di gestione e dalla reinternalizzazione di funzioni oggi oggetto di appalti e consulenze esterne”.

Al Ministro Zangrillo e al Governo tutto chiediamo altresì – conclude Carlomagno – adeguati e urgenti interventi normativi di raccordo, per evitare che le iniziative assunte in materia di taglio del cuneo fiscale e rimodulazione delle aliquote fiscali, intervenendo sul meccanismo delle fasce di reddito e sulle modalità di tassazione, riducano in modo sostanziale i benefici che gli incrementi contrattuali e lo stesso anticipo contrattuale di fine anno porterebbero ai pubblici dipendenti”. In particolare, “per quanto riguarda l’anticipo contrattuale, occorre chiarire che allo stesso va applicato il regime di tassazione separata e non incide sulla fascia Isee”.

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