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Continua il tour nei Balcani di Giuseppe Prete, Cancelliere della World Organization of Ambassadors.

Continua il tour nei Balcani di Giuseppe Prete, Cancelliere della World Organization of Ambassadors.

La nostra Organizzazione, la cui radice etimologica é onore, può essere considerata senza dubbio uno dei principi attivi di una sana e solidale diplom

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La nostra Organizzazione, la cui radice etimologica é onore, può essere considerata senza dubbio uno dei principi attivi di una sana e solidale diplomazia attiva, presupposto indispensabile per il riconoscimento e il rispetto della inalienabile nostra dignità di Ambasciatori di Pace.
Il mio modo di concepire e di agire in Europa e’ indissolubilmente legato al desiderio e al bisogno, entrambi oggi piu’ che mai indispensabili, di rimodulare e pianificare concrete basi di giustizia sociale e di eguaglianza, elementi fondamentali per la diffusione del benessere e della pace e della felicità dei popoli.
E da credente in Dio sento il desiderio di far comprendere l’universalità della giustizia sociale nonché il bisogno di agire concretamente affinche’ ogni essere umano sia attore ed espressione di liberta’ e amore.

Tornando alla nostra Europa, con la guerra in Ucraina ancora in corso si sta ridisegnando il quadro diplomatico mondiale e sta generando una escalation di preoccupazioni internazionali. Molti equilibri di rapporti tra diversi Stati rischiano di saltare e questo non fa presagire bene per il futuro della pace globale da sempre minata da giochi di potere e di supremazia. In particolare la tensione sui vostri territori inizia a diventare preoccupante per la pace, per i popoli da sempre vittime di potenti il cui scopo è il profitto a discapito di vite umane ed è per questo motivo che ho concentrato tutta la nostra diplomazia interna nei Balcani, sia Occidentali (Albania, Bosnia, Montenegro, Macedonia, Kosovo), sia Orientali (Bulgaria, Turchia, Romania, Serbia, Ucraina) affidando a due delegati per la Cancelleria europea, la gestione di rappresentanza, non diplomatica, in quei territori. Se vogliamo essere una Organizzazione efficiente, non bastano più strategie comunicative o agende inconcludenti, occorre operare concretamente e diplomaticamente per dare sostegno alle popolazioni più deboli. Due importanti impegni ci aspettano: il 17 dicembre in Bulgaria (sede dei Balcani Orientali) e a fine gennaio 2023 in Kosovo per un summit trilaterale tra Kossovo, Bosnia, Serbia e con rappresentanti governativi.

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