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I SENTIERI INTERROTTI DELL’EUROPA

I SENTIERI INTERROTTI DELL’EUROPA

Per gentile concessione del Nuovogiornalenazionale.it  Intervista del Nuovo Giornale Nazionale a Paola Bergamo e Angelo Giubileo, autori

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Da dove nasce l’idea di questo libro?

L’idea nasce dal fatto che le conclusioni del pensiero di Mario Bergamo si esprimono in perfetta coerenza rispetto alle premesse del pensiero filosofico-politico della classicità greco-romana: la natura è ingiusta, l’uomo non dovrebbe aggiungere altra ingiustizia secondo il proprio modo di vivere, lo spazio politico diventa il luogo in cui sperimentare pratiche di vita e di giustizia sociale. E quindi: “Non aggiungere al natural dolore!” e la politica intesa come spazio di impegno fondato sul laicismo e la giustizia sociale.

Chi era Mario Bergamo?
E’ stato l’ultimo Segretario del Partito Repubblicano sotto la Monarchia, alto esempio di coerenza e onestà intellettuale. Amò la Patria più della vita. Non si lasciò mai tentare dalle lusinghe del potere. Pagò caro il suo impegno politico, sociale e civile. Avversario irriducibile del Fascismo, fu costretto all’esilio in Francia. Fu grande Europeista con una visione che, a distanza di un secolo, emerge in tutta la sua attualità.

Mario Bergamo cosa direbbe oggi alle attuali generazioni?

Innanzitutto di vivere secondo coscienza più che secondo convenienza. Che la libertà va difesa e ciò comporta anche sacrifici. Che la giustizia è il fondamento della pace individuale e sociale.
Non permettere che l’uomo sia ridotto a mero consumatore. Che tecnologia e scienza dovrebbero essere mezzi per la riduzione e non per l’ampliamento del gap sociale. E che ciò che accade oggi è la conseguenza finale di errate premesse e vane promesse.

Quale futuro politico immaginate per l’Europa?
Sulla via tracciata da Mario Bergamo, auspichiamo innanzitutto che gli Stati dell’Ue prendano consapevolezza che l’originario e finora praticato progetto politico-finanziario, e il conseguente modello di multiculturalismo, è fallito. Occorre quindi pensare e costruire invece una comunità di destino nell’ambito di un grande spazio che non è quello globalizzante della finanza internazionale, ma uno spazio di giustizia tra i popoli legati a identità che non bisogna cancellare ma valorizzare come ricchezza e patrimonio del progetto “Europa”, dal nazionale  all’internazionale. Al contrario di quanto accade oggi, quando l’’Europa muore nella propria asfissiante burocrazia di un apparato che poggia su moneta e finanza. Ciò che serve è invece uno Stato Federale che assuma con decisione e forza il ruolo di potenza internazionale di equilibrio sulla base di quei principi che in Europa sono nati. Una nuova Unione europea fornita di visione strategica autonoma, protagonista imprescindibile nel nuovo scacchiere mondiale nascente.

http://www.futuralibri.com/prodotto-143346/I-SENTIERI-INTERROTTI-DELLEUROPA.aspx

Fonte: https://www.nuovogiornalenazionale.com/index.php/italia/cultura/6266-i-sentieri-interrotti-dell-europa.html

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