Il 2021 ha segnato un nuovo record storico nelle società quotate: dopo anni di sforzi e normative sulle quote di genere, le donne stanno finalmente co
Il 2021 ha segnato un nuovo record storico nelle società quotate: dopo anni di sforzi e normative sulle quote di genere, le donne stanno finalmente cominciando a farsi largo ai vertici delle aziende. Nonostante ciò il soffitto di cristallo è ancora lì, chiaramente visibile nelle percentuali risicatissime di donne che riescono a conquistare le poltrone di amministratore delegato o presidente. Lo certifica la decima edizione del rapporto Consob sulla Corporate Governance delle società quotate pubblicato il 28 marzo. Uno studio che fornisce evidenze in merito ad assetti proprietari, organi sociali, assemblee e operazioni con parti correlate nel 2021.
Società quotate: record di donne nei cda
Digitalizzazione e sostenibilità: la strada è ancora lunga
In virtù delle profonde evoluzioni strutturali in atto in materia di sostenibilità e digitalizzazione e della loro crescente rilevanza per l’attività delle aziende, il rapporto ha censito per la prima volta anche le competenze in questi ambiti degli amministratori delle società medio-grandi appartenenti agli indici Ftse Mib, Mid Cap e Star. I risultati però non sono incoraggianti. A fine 2020, solo il 14,6% dei consiglieri possedeva competenze in materia di sostenibilità (il dato è più elevato per le società più grandi e tra le donne), mentre il 16% aveva competenze digitali, percentuale ancora una volta più alta tra le donne, mentre non risultano differenze sulla base delle dimensioni delle imprese.
La proprietà e gli organi sociali delle società quotate
A fine 2020, la quota media del primo azionista degli emittenti italiani sfiora il 47,6%, mentre le famiglie continuano ad essere i principali azionisti di riferimento nel 64% dei casi. Rispetto all’anno precedente è in calo la presenza di investitori istituzionali nell’azionariato rilevante, mentre un aumento si registra nella presenza di investitori istituzionali italiani, che detengono una partecipazione rilevante in 18 società quotate.
La dimensione media dei cda delle aziende è pari a circa 10 consiglieri, con un rialzo del 10% rispetto al 2011 della quota dei componenti indipendenti, arrivati al 50% del totale. Cresce anche la quota di società con almeno un amministratore di minoranza (oltre il 56% degli emittenti quotati vs il 37% circa nel 2011).
Le assemblee e le operazioni con parti correlate
Nel 2021, in media, il 74,6% (+5% rispetto al 2012) degli azionisti ha partecipato alle assemblee delle società, gli investitori istituzionali italiani hanno preso parte a 95 adunanze, il dato più alto dal 2012. In media le politiche di remunerazione in vigore sono state approvate con voto favorevole da circa due terzi del capitale sociale e da quasi il 90% del capitale sociale rappresentato in assemblea
Infine, per quanto riguarda le operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate (OPC), dal 2011 al 2021 sono stati rilevati 670 documenti (41 nel 2021), riferibili in gran parte a società di piccole dimensioni e a operazioni che hanno riguardato in prevalenza finanziamenti o contratti per la fornitura di beni o la prestazione di servizi.
Fonte: Firstonline.it