Purtroppo non è e non sarà un film di fantascienza. Dai progetti dell'agenzia statunitense DARPA alle nuove tecnologie russe o cinesi di cui si intrav
Purtroppo non è e non sarà un film di fantascienza. Dai progetti dell’agenzia statunitense DARPA alle nuove tecnologie russe o cinesi di cui si intravedono le prime applicazioni nella guerra in Ucraina a seguito della invasione russa la novità di questo conflitto è l’utilizzo massivo di droni . Come nella 2°Guerra Mondiale fu il carro armato, in Vietnam l’elicottero, ogni vicenda bellica ha le sue novità operative. L’ intelligenza artificiale ha un suo primario impiego militare come lo è stato a suo tempo con tecnologie più semplici le modalità di comunicazione poi divenute telefoni GPS e di seguito internet. Sono scenari futuribili su cui gli investimenti tecnologici sono elevatissimi. Si scrive di aerei da combattimento con pilota virtuale, sommergibili “tascabili” autonomi e privi di equipaggio , e dietro l’angolo i progetti di robotica da campo di battaglia. Al momento i costi di produzione sono ancora elevatissimi sia per la componentistica che per i materiali ma è questa la frontiera verso cui si spinge l’ industria militare. Si aggiungono le questioni della alimentazione delle “macchine” con la possibilità di utilizzare idrogeno oltre alle batterie prodotte con i materiali delle “terre rare”. Inutili i moralismi o i falsi vittimismi o lo sbandieramento delle varie tipologie di bandiere della pace quando poi “in primis” si è dediti al tradimento della propria Bandiera. Sono le logiche industriali che quando diventano militari producono questi risultati. Ma poi in fondo alla gente cosa interessa? Fra poche settimane iniziano le “ferie”…. #intelligence.
A cura di Savino di Scanno
