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Cina accusata di genocidio: rapporto choc di un tribunale indipendente

Il tribunale ha formalmente stabilito che la Cina ha "inteso distruggere una parte significativa" della minoranza musulmana

Cina accusata di genocidio: rapporto choc di un tribunale indipendente

Le Nazioni Unite hanno definito “profondamente inquietante” il rapporto presentato da un gruppo di avvocati di Londra ed esperti di diritto, che ieri

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Le Nazioni Unite hanno definito “profondamente inquietante” il rapporto presentato da un gruppo di avvocati di Londra ed esperti di diritto, che ieri hanno accusato la Cina di “genocidio” contro la minoranza etnica uigura nello Xinjiang. Lo ha riferito il portavoce dell’Ufficio diritti umani delle Nazioni Unite, Rupert Colville, precisando che l’organismo non si è espresso formalmente in merito al verdetto emanato dal Tribunale degli uiguri. Osservando come il rapporto sia il frutto delle “molte vittime o dei testimoni che hanno corso grandi rischi nel farsi avanti”, Colville ha definito “estremamente importante” garantire piena protezione agli interessati, che potrebbero cadere vittime di rappresaglie da parte della Repubblica popolare.

Il tribunale, che non ha poteri esecutivi o sanzionatori, ha formalmente stabilito che i funzionari cinesi “hanno inteso distruggere una parte significativa” della minoranza musulmana uigura attuando una vera e propria pulizia etnica. Il verdetto ha inoltre attribuito al presidente Xi Jinping e ad altri funzionari del Partito comunista cinese la “responsabilità primaria” delle repressioni nella regione. Colville non ha dimostrato particolare stupore nei confronti di tali conclusioni, affermando che gli investigatori dell’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite avevano “pure identificato modelli di detenzione arbitraria e maltrattamenti nelle istituzioni, pratiche di lavoro coercitive e un’erosione dei diritti sociali e culturali in generale”. Ciononostante, l’Ufficio non ha ancora adottato una posizione ufficiale in materia, che potrebbe essere formalizzata già nelle prossime settimane

L’Alta commissaria per i diritti umani, Michelle Bachelet, avrebbe inoltre chiesto “per anni” a Pechino di fornire a lei e ad altri osservatori indipendenti “un accesso significativo e senza restrizioni” alla regione, richiesta che finora non è mai stata esaudita, riferisce Colville. L’ambasciata cinese a Londra ha respinto le accuse screditando il Tribunale degli uiguri, definito “uno strumento politico in mano ai nemici della Cina impegnati a fabbricare menzogne”. Il Tribunale degli uiguri è stato istituito nel 2020 su richiesta di Dolkun Isa, presidente della rete globale di attivisti nota come Congresso mondiale uiguro. Fin da allora, la corte ha lavorato con il dichiarato scopo di portare alla luce le “atrocità in corso e sul possibile genocidio” contro gli uiguri, i kazaki e altre popolazioni musulmane turche.

Fonte: Ofcs.report

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