Dove un tempo la vita era normale, fatta di convivialità, di villaggi abitati e natura rigogliosa con erbe medicali e tanti animali, oggi tutto
Dove un tempo la vita era normale, fatta di convivialità, di villaggi abitati e natura rigogliosa con erbe medicali e tanti animali, oggi tutto questo è stato sostituito da un inferno.
Le case crollano, la vegetazione e gli animali sono scomparsi, tutto è stato inghiottito da voragini aperte con le esplosioni nelle cave di carbone.
Il giorno e la notte non hanno più il loro tempo e quasi si fondono l’uno nell’altro in una esplosione di improbabili colori e odori. Qui non c’è più posto per la natura gravemente lacerata da una ferita che non si può rimarginare.
In tutto questo inferno la vita sembra che abbia raggiunto un proprio equilibrio, i bambini, che non conoscono quello che gli è stato scippato, accettano, nella loro ingenuità, uno stile di vita assurdo, vittime innocenti delle strategie economiche sconsiderate.
Gli anziani, che ben ricordano quello che hanno perso, vivono con un senso di rassegnazione.
Tra infanzie rubate e vite segnate , compromesse, il silenzio del mondo è assordante.
Questo racconto fotografico non ha la pretesa di denunciare, ma vuol solo far riflettere su cosa stiamo contribuendo a distruggere nel nome del benessere effimero, fatto di bisogni indotti, che costerà caro al nostro pianeta.