Fonte: Firstonline.it L’economia serba dovrebbe continuare a rallentare nel 2023 a causa dell’inflazione elevata (circa il 12% nel 2022), della min
Fonte: Firstonline.it
L’economia serba dovrebbe continuare a rallentare nel 2023 a causa dell’inflazione elevata (circa il 12% nel 2022), della minore domanda da parte dei principali partner commerciali e dell’aumento dei costi di finanziamento che peseranno su consumi, export e investimenti privati. I dati Allianz confermano come le tensioni sui prezzi stanno erodendo il potere d’acquisto delle famiglie, con i consumi destinati a rallentare ulteriormente.
Accordo stand-by (SBA) di 24 mesi con il FMI
In questo scenario il governo ha concordato un accordo stand-by (SBA) di 24 mesi con il FMI, dando alla Serbia l’accesso a un sostegno finanziario di 2,4 miliardi di euro. L’accordo ha l’obiettivo di allentare le pressioni sul finanziamento. In cambio del sostegno finanziario, Belgrado ha accettato le riforme monitorate dal FMI. Di conseguenza, è probabile che il disavanzo pubblico si riduca nel 2023 dal momento che il governo metterà un freno alla spesa, visto che non sono previsti aumenti delle tasse.
Italia terzo partner commerciale della Serbia, dopo Cina e Germania
I dati pubblicati da SACE confermano l’Italia quale terzo partner commerciale, dopo Germania e Cina, e con un interscambio di beni tra i due Paesi che nel 2022 ha superato i 3,7 miliardi di euro (+11%). Il Made in Italy verso Belgrado è cresciuto e a doppia cifra: quasi +15% e con un buon grado di diversificazione.
Le importazioni italiane nel 2022 hanno segnato un rialzo del 5,8%, trainate da tessile e abbigliamento, metalli, gomma e plastica, apparecchi elettrici e prodotti in legno che insieme rappresentano quasi il 69%. Nei primi 6 mesi del 2023 l’export italiano ha confermato il trend positivo (+6% tendenziale), mentre il dato dell’import ha mostrato una frenata (-16,1%), comportando una temporanea contrazione dell’interscambio (-3,3%).