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Le principali novità del nuovo Decreto Lavoro

Le principali novità del nuovo Decreto Lavoro

Il Decreto legge 1° maggio 2023 noto come "decreto lavoro" è stato approvato ieri dal Consiglio dei Ministri convocato proprio nel giorno della Festa

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Il Decreto legge 1° maggio 2023 noto come “decreto lavoro” è stato approvato ieri dal Consiglio dei Ministri convocato proprio nel giorno della Festa del Lavoro. Vediamo brevemente di seguito quali sono le principali novità.

In primis, abbiamo l’incremento del limite dei fringe benefit a 3.000 euro per il 2023, solamente per i dipendenti con figli a carico.

Poi c’è l’estensione ai genitori vedovi della maggiorazione dell’assegno unico (AUU) prevista per i nuclei familiari in cui entrambi i genitori siano occupati.

Registriamo l’innalzamento, dal 2% al 6 %, dell’esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 (è esclusa la tredicesima mensilità). Se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 1.923 euro, tale esenzione è innalzata al 7%.

Da segnalarsi infine un’ulteriore modifica alla disciplina del contratto di lavoro a termine: cambiano le causali che possono essere indicate nei contratti di durata compresa tra i 12 e i 24 mesi – comprese le proroghe e i rinnovi – per consentire un uso più flessibile di tale tipologia contrattuale. Tali i contratti potranno avere durata superiore ai 12 mesi, ma non eccedente i 24 mesi.

I contratti potranno avere durata superiore ai 12 mesi, ma non eccedente i 24 mesi:

– nei casi previsti dai contratti collettivi;

– per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva, individuate dalle parti, in caso di mancato esercizio da parte della contrattazione collettiva, e in ogni caso entro il termine del 31 dicembre 2024;

– per sostituire altri lavoratori.

L’ultimo punto è evidentemente il più delicato. Occorre a mio avviso fare attenzione alle causali: in passato hanno generato contenzioso. Servirà un approccio maturo e responsabile da parte di tutti gli attori del sistema per non ricadere negli errori del passato… Si pensi che negli ultimi 15 anni ci sono stati cambiamenti continui sulla materia, sarebbe il momento di stabilire un assetto definitivo alla stessa.

Fonte: smartworkingmagazine.com

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