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La guerra vaccinale piega ancora i listini Ue, spread in aumento

Borse europee in ribasso come i future di Wall Street. Preoccupano i ritardi nella distribuzione dei vaccini anti Covid in Europa con lo scontro tra Ue e AstraZeneca e il numero dei morti negli Stati Uniti. Lo spread Btp/Bund sale a 120 punti base nel giorno in cui entrano nel vivo le consultazioni al Quirinale. I rendimenti dei Btp a 5 e 10 anni, offerti oggi in asta insieme al Ccteu aprile 2026, sono attesi in rialzo

La guerra vaccinale piega ancora i listini Ue, spread in aumento

Borse europee in ribasso (-0,59% il Dax, -0,75% il Cac40, -0,79% il Ftse100 e -0,90% il Ftse Mib a 21.467 punti) come i future di Wall Street (-0,08%

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Borse europee in ribasso (-0,59% il Dax, -0,75% il Cac40, -0,79% il Ftse100 e -0,90% il Ftse Mib a 21.467 punti) come i future di Wall Street (-0,08% il Dow Jones e -0,36% l’S&P500). Preoccupano i ritardi nella distribuzione dei vaccini anti Covid in Europa con lo scontro tra Ue e AstraZeneca e il numero dei morti negli Stati Uniti, quasi 80.000 a gennaio, mese già diventato il peggiore dall’inizio della pandemia.

“Devono essere rispettati gli obblighi contrattuali, i vaccini devono essere consegnati ai cittadini dell’Ue”, ha detto ieri la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, dopo il faccia a faccia con l’amministratore delegato di AstraZeneca, Pascal Soriot. Le tensioni sono montate dopo che AstraZeneca, incaricata di recapitare 400 milioni di dosi in Europa, ha dichiarato che consegnerà molti meno farmaci del previsto nel primo trimestre. La giustificazione ufficiale è un problema produttivo in uno stabilimento belga, tesi che ha lasciato perplessi i vertici Ue.

Il nervosismo è cresciuto dopo che Soriot ha detto che il contratto stipulato con Bruxelles non prevedeva alcun obbligo su tempi e quantitativi delle consegne. Intanto il gruppo francese Sanofi ha offerto le sue linee di produzione per il vaccino Pfizer-Biontech, permettendo di produrre altri 125 milioni di dosi entro l’estate. E la finlandese Päivi Kerkola, amministratrice delegata di Pfizer Italia, parlando per conto della casa madre di New York, ha assicurato che l’attuale aumento della produzione “ci aiuterà a rispettare gli impegni di fornitura in linea con gli accordi esistenti, che, ribadiamo, sono basati sulla consegna di dosi e non di fiale”.

Quanto al sospetto che l’azienda abbia dirottato gli stock di vaccino verso i Paesi che pagano il prezzo più alto, a cominciare dagli Stati Uniti, Kerkola ha smentito: “No, non è vero. Il nostro obiettivo è garantire per le persone in tutto il mondo un accesso equo e sostenibile ai vaccini Covid-19”. Per quanto riguarda l’Italia, ha proseguito, “le dosi fornite la scorsa settimana sono state lievemente ridotte, ma già da questa settimana torneremo a una regolare fornitura. Vale la pena di notare che in Italia stiamo distribuendo a circa 300 punti di vaccinazione, un numero tra i più alti in Europa”.

E nell’eventualità di una causa civile o penale, l’azienda continuerà a fornire il vaccino al nostro Paese. “Non intendiamo fare speculazioni su questo, ma continueremo a fornire il vaccino come previsto dagli accordi con la Commissione Europea e ad assicurare, inoltre, la fornitura di tutti i nostri farmaci e vaccini per i pazienti che ne hanno bisogno in Italia e negli altri Paesi”, ha concluso Kerkola. Quanto al vaccino italiano Reithera potrebbe essere disponibile a settembre.

Lo spread Btp/Bund sale a quota 120 punti base nel giorno in cui entrano nel vivo le consultazioni al Quirinale, dopo che ieri il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha ricevuto i presidenti di Camera e Senato. Il M5S e il Pd sostengono un Conte ter. Mentre crescono le probabilità che i partiti della coalizione di maggioranza debbano accettare un rientro di Italia Viva, che ha aperto la crisi. I renziani, ha riportato la Repubblica, hanno lanciato l’ipotesi del duo Paolo Gentiloni-Mario Draghi, il commissario europeo a Palazzo Chigi e l’ex numero uno della Bce al Tesoro.

In questo contesto stamani il Tesoro mette a disposizione fino a 8,75 miliardi di euro nel collocamento a medio-lungo. I rendimenti dei Btp a 5 e 10 anni, offerti insieme al Ccteu aprile 2026, sono attesi in rialzo, ha riportato l’agenzia Reuters, precisando che ieri in chiusura di seduta il 5 anni scambiava allo 0,084% e il decennale allo 0,659%, da confrontare con i tassi ai minimi record dell’ultima asta a fine novembre, rispettivamente, dello 0,01% e dello 0,59%.

Fonte: www.milanofinanza.it

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