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Gruppo FS, i progetti di efficienza energetica verso la carbon neutrality I progetti su mezzi, stazioni e strade oltre al piano di autoproduzione

Gruppo FS, i progetti di efficienza energetica verso la carbon neutrality I progetti su mezzi, stazioni e strade oltre al piano di autoproduzione

Fonte:Fsnews.it C’è un obiettivo preciso che il Gruppo FS ha posto al centro del suo piano industriale: raggiungere la neutralità c

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Fonte:Fsnews.it

C’è un obiettivo preciso che il Gruppo FS ha posto al centro del suo piano industriale: raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040 (dieci anni prima di quanto previsto dall’Unione Europea). Questo ambizioso traguardo prevede un passo intermedio significativo: partendo dal 2019 come base di riferimento, FS si propone di ridurre entro il 2030 le emissioni dirette e indirette del 50% (Scope 1 e Scope 2) e di abbattere del 30% le emissioni della catena del valore (le cosiddette Scope 3), che comprendono le emissioni generate da fornitori, clienti, collaboratori e altre fonti esterne.

Obiettivi ambiziosi che per raggiungerli il Gruppo FS ha lanciato un grande piano di autoproduzione energetica che ha già visto ad oggi il superamento di 5.6 MW di fotovoltaico autoprodotto, attraverso la messa in esercizio di nuovi impianti solari in aree del Gruppo non più funzionali, oppure con l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti e sui capannoni. L’obiettivo è coprire il 40% del suo fabbisogno energetico.

 

 

 

Ma l’autoproduzione di energia solare non è l’unica strada percorsa dal Gruppo FS per raggiungere i suoi obiettivi energetici e di neutralità carbonica. Sono vari e diversificati gli interventi lanciati da FS in tema di efficienza energetica. In questo capitolo rientra anche il piano di ammodernamento dei treni regionali. I nuovi convogli Pop e Rock, finanziati con Green Bond, permettono di ridurre del 30% i consumi rispetto ai treni della generazione precedente. Sono realizzati con leghe leggere, hanno un motore con ventilazione naturale, sono dotati di illuminazione a led, hanno un sistema di climatizzazione con sensori di CO2 e sfruttano la tecnologia Smart parking che permette di spegnere alcuni apparati di bordo in fase di sosta andando a ridurre così i consumi.

 I treni Blues, inoltre, sono caratterizzati da una tecnologia ibrida a tripla alimentazione: diesel, elettrica e a batteria. Il Blues può viaggiare con motori diesel su linee non elettrificate, con motore elettrico su quelle elettrificate, e con batterie per percorrere il primo e l’ultimo miglio sulle linee non elettrificate. La tecnologia ibrida consente di ridurre del 50% il consumo di carburante, oltre a una forte diminuzione delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel.

A luglio di quest’anno, il Gruppo FS Italiane ha alimentato, in via sperimentale, il primo treno esclusivamente con HVO (Hydrotreated Vegetable Oil) in purezza. Questo biocarburante, sulla base delle informazioni del produttore, contribuisce alla riduzione di oltre l’80% delle emissioni di CO2eq lungo l’intera catena del valore del prodotto.

Anche la società del Polo Passeggeri Busitalia ha lanciato due anni fa un piano di rinnovo della sua flotta dedicata ai servizi di trasporto pubblico locale. Questo piano ha già portato al rinnovo del 24% degli autobus, con l’acquisto complessivo di 380 nuovi mezzi utilizzati in Umbria, Veneto e Campania. L’investimento totale per questa fase del rinnovo della flotta è stato di circa 3 milioni di euro, consentendo l’introduzione di nuovi autobus più sostenibili che hanno anche contribuito a ridurre l’età media della flotta a dieci anni. Nello specifico, nel 2023 a Padova sono stati già introdotti 18 nuovi autobus elettrici, con l’ulteriore previsione di aggiungerne altri 32 nel secondo semestre del 2024 quando sarà anche completata anche l’installazione di punti di ricarica elettrica per i veicoli; in Umbria, invece, entro il 2024 saranno 41 nuovi autobus elettrici, mentre ulteriori 14 saranno messi su strada entro l’aprile dell’anno prossimo.

 

 

Sempre Busitalia entro febbraio 2024 è pronta a rendere operativo in Toscana il suo nuovo centro di controllo per il monitoraggio e l’ottimizzazione delle flotte dei suoi bus elettrici.

Ulteriori interventi in tema di efficientamento energetico hanno coinvolto le altre società del Gruppo FS. L’inaugurazione della nuova sottostazione elettrica di Forlì rientra in questo capitolo. Si tratta del primo impianto di Rete Ferroviaria Italiana che permette il recupero e l’accumulo dell’energia generata durante la frenata dei treni per linee ferroviarie a 3kVcc, attraverso un innovativo sistema di accumulo**.

Per quanto riguarda ANAS, nel 2023 è stato lanciato il progetto “Green Light”, un’iniziativa volta a sostituire in sei anni più di 250mila corpi illuminanti con tecnologia a LED negli impianti di illuminazione degli svincoli e delle gallerie (con una stima di 75,6 GWh di energia risparmiata a regime). Green Light propone di ridurre i consumi energetici per l’illuminazione nelle gallerie della rete stradale di competenza di ANAS in Piemonte, Liguria, Abruzzo, Marche, Umbria, Puglia, Calabria e Sicilia. Il progetto, inoltre, include interventi di manutenzione negli impianti di illuminazione delle gallerie e mira a potenziare la sicurezza, migliorando la visibilità e la qualità della luce artificiale.

Nel 2024 anche Trenitalia, capofila del Polo Passeggeri, sta proseguendo con progetti finalizzati a ridurre i consumi energetici delle officine attraverso il “relampling” che prevede la sostituzione dei vecchi corpi illuminanti con quelli a LED notevolmente meno energivori e più sostenibili negli impianti di Voghera, Venezia, Verona e Santa Maria La Bruna in Campania.

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