È partito il progetto italiano Iris, tra i vincitori del bando Pnrr per le Infrastrutture di Ricerca, che svilupperà tecnologie per gli acceleratori di particelle di prossima generazione: in particolare per il Future Circular Collider (Fcc), il grande collisore di particelle proposto per sostituire Lhc al Cern di Ginevra.Ma non solo: Iris punta anche a lavorare sul risparmio energetico, realizzando nuovi cavi per il trasporto di energia elettrica che ridurranno le perdite energetiche. Il progetto, guidato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), sarà composto da un’infrastruttura distribuita su tutto il territorio e verrà finanziato con 60 milioni di euro, oltre il 50% dei quali destinato al Sud.
“Con il progetto Iris l’Italia assume una posizione di primo piano in Europa e nel mondo nel campo della superconduttività”, dice Lucio Rossi, docente all’Università di Milano associato Infn e coordinatore tecnico del progetto.
“Iris è un esempio virtuoso di come la ricerca di base possa fornire un importante sbocco applicativo in altri ambiti – aggiunge Pierluigi Campana dell’Infn, coordinatore scientifico del progetto – come quello dello sviluppo di nuovi materiali per il risparmio energetico”.