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Banche Italia: garanzia pubblica, la Commissione europea dà il via libera

Banche Italia: garanzia pubblica, la Commissione europea dà il via libera

La Commissione europea ha dato il via libera all’utilizzo di garanzie governative per supportare la liquidità del sistema bancario italiano in c

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La Commissione europea ha dato il via libera all’utilizzo di garanzie governative per supportare la liquidità del sistema bancario italiano in caso di crisi. La decisione, presa nel fine settimana, è stata resa nota in pomeriggio.

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal un portavoce della Commissione ha riferito che il piano di sostegno è stato approvato nell’ambito delle “norme per gli aiuti di Stato in caso di crisi straordinarie”. Il programma può contare fino a 150 miliardi di euro di garanzie, ha detto il portavoce che non ha precisato a quanto ammonti il totale delle garanzie autorizzate. La richiesta del governo, tuttavia, sarebbe proporzionata.

Il piano di garanzia può essere attivato solo per le banche solventi autorizzate fino alla fine dell’anno e al momento la Commissione non ritiene ci sia bisogno di attivarlo.

Il settore bancario italiano è stato uno dei più penalizzati nelle sedute di Borsa seguenti al voto britannico in favore di un’uscita dall’Unione europea con perdite che, in una sola sessione, hanno superato i 20 punti percentuali. Nel complesso molti istituti finanziari italiani hanno visto dimezzarsi la capitalizzazione.

Le banche italiane erano state al centro, ieri, di un secco scambio di opinioni tra il governo italiano e Angela Merkel. Alle pressioni per una modifica temporanea delle regole sul bail-in la cancelliera tedesca aveva risposto che “non è possibile cambiare le regole del settore bancario ogni due anni”.

Nell’after-market di Piazza Affari i titoli bancari guadagnano terreno. Banca Popolare di Milano, Banco Popolare e Monte dei Paschi salgono di oltre tre punti percentuali, Intesa Sanpaolo, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Unicredito e Ubo Banca guadagnano tra i 2 e i 3 punti percentuali.
fonte finanza.com

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