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Mediolanum chiude un terzo trimestre solido che le permette di entrare nel novero delle banche significative europee vigilate dalla Banca centrale, “grazie a un attivo che supera ormai stabilmente la soglia dei 30 miliardi di euro”, ha sottolineato l’amministratore delegato dell’istituto, Massimo Doris. Al 30 settembre l’utile della società è cresciuto su base annua del 50%, arrivando a 375,8 milioni, grazie all’effetto di mercato e al contributo di tutte le principali linee di ricavo.
Importante l’apporto delle commissioni nette, arrivate nei tre trimestri al valore di 716,2 milioni. Un incremento anno su anno del 14%, segnale della “straordinaria crescita del business ricorrente”, ha segnalato la banca in una nota. Incremento dell’11% a 197 milioni anche per il margine d’interesse, sostenuto da erogazioni alla clientela e minori costi nella raccolta retail.
Alla luce dei risultati, il margine operativo ha raggiunto quota 379 milioni (+20%) dai 315,8 del corrispondente periodo del 2020. In forte crescita, quantificata al 19%, anche le masse gestite e amministrate, che nei nove mesi sono arrivate a 104 miliardi: ancora una volta, a far da volano sono stati da una parte l’effetto mercato, e dall’altra il contributo alla raccolta.
Gli impieghi alla clientela retail sono stati pari a 13,76 miliardi, segnando anche in questo caso un aumento del 19% rispetto al dicembre 2020. L’incidenza dei crediti deteriorati ha mostrato un valore pari allo 0,76%. L’istituto ha confermato la sua solidità, con una Common Equity Tier I Ratio al 20,4%. Il consiglio di amministrazione, sulla base dei dati di bilancio, ha deliberato la distribuzione di un acconto di dividendo di 0,23 euro per azione a partire dal 24 novembre, con stacco cedola il 22 novembre.
“Tramite i nostri family banker”, ha ricordato Doris, “ogni giorno diamo risposte concrete a tutti i bisogni finanziari dei nostri clienti e siamo per loro un riferimento ancor più prezioso dinanzi all’incertezza dello scenario attuale caratterizzato da tassi negativi e dal rincaro prezzi e la conseguente necessità di proteggere e mantenere i propri stili di vita”. A Piazza Affari il titolo scambia al ribasso dello 0,74% a 8,852 euro per azione.
Fonte: Milanofinanza.it
