Oggi il presidente della Repubblica procederà alla nomina di governatore di Ignazio Visco che resta per altri sei anni alla guida della Banca d’It
Oggi il presidente della Repubblica procederà alla nomina di governatore di Ignazio Visco che resta per altri sei anni alla guida della Banca d’Italia, dopo la conferma di ieri del premier Paolo Gentiloni. Un secondo mandato che, dopo dieci giorni di incertezza, si profila come una sfida molto impegnativa per il numero uno di Via Nazionale e chiude una lunga scia di polemiche che rischiano però di riaccendersi prossimamente tra la campagna elettorale e la commissione d’inchiesta sul sistema bancario. I primi sei anni di Visco a Palazzo Koch, infatti, sono cominciati, nel novembre 2011, con l’Italia a rischio default e terminano con uno scontro politico-istituzionale. Ma, dimostrando in questi ultimi giorni di resistere agli attacchi politici, Visco sembra pronto ad affrontare con decisione i prossimi sei anni alla guida di Via Nazionale. Anche se il prossimo futuro non sembra in discesa perchè il sistema bancario pur avendo superato i momenti più difficili deve ancora smaltire del tutto l’eredità della crisi, mentre la Bce avvia l’allentamento del Quantitative easing. Uno scenario complesso in cui, con le indagini della commissione parlamentare sulle banche, la questione potrebbe tornare ad infiammare il dibattito elettorale ad urne sempre più vicine e il governatore potrebbe essere nuovamente chiamato in causa. Da più parti negli ultimi anni, infatti, attacchi e accuse hanno bersagliato Via Nazionale impegnata nella vigilanza bancaria in uno dei periodi più difficili per gli istituti di credito. Il segretario dem Matteo Renzi non appare intenzionato ad ammorbidire la sua posizione critica verso Palazzo Koch e ha affermato: “Con Gentiloni abbiamo un’opinione diametralmente diversa su Banca d’Italia”. Oggi, dopo il parere dell’organo di Via Nazionale, il consiglio dei ministri approverà la conferma dell’economista napoletano.
