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Gli effetti del Covid sui conti delle banche, perdita da 11 miliardi per il Santander

Deutsche Bank positiva in Borsa dopo la trimestrale, per Barclays utili in calo del 91% dopo gli accantonamenti

Gli effetti del Covid sui conti delle banche, perdita da 11 miliardi per il Santander

MILANO - Giornata di conti trimestrali per le principali banche europee, il cui bilancio registra gli effetti della pandemia. Deutsche Bank ad esem

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MILANO – Giornata di conti trimestrali per le principali banche europee, il cui bilancio registra gli effetti della pandemia.

Deutsche Bank ad esempio ha riportato nel secondo trimestre dell’anno un utile di 61 milioni di euro, contro la perdita di 3,15 miliardi dell’anno scorso. Il risultato attribuibile agli azionisti del colosso tedesco è però negativo per 77 milioni, in un contesto caratterizzato dalla pandemia di coronavirus, che ha portato la prima banca tedesca a più che quadruplicare gli accantonamenti per rischi nell’arco di un anno. Il gruppo ha stanziato 761 milioni di euro in accantonamenti per rischi di credito nel secondo trimestre ed “è pienamente sulla buona strada” per quanto riguarda il suo piano di ristrutturazione annunciato nel 2019, che dovrebbe portare al taglio di 18.000 posti di lavoro entro il 2022. Positiva la reazione del mercato azionario a questi numeri.

Anche Barclays ha diffuso il suo bilancio relativo al periodo aprile-giugno segnalando una flessione del 91% del suo utile netto a 90 milioni di sterline, dopo avere accantonato 1,6 miliardi aggiuntivi per fare fronte al rischio dei crediti deteriorati causato dallo shock della pandemia di coronavirus. Nel primo semestre l’utile risulta in calo del 66%. Barclays prevede che gli accantonamenti resteranno elevati nel secondo semestre, ma inferiori a quelli del primo semestre, a carico del quale totalizzano 3,7 miliardi di sterline.

Massiccia invece la perdita accusata dal gruppo spagnolo Santander, che ha scritto un rosso di 11,13 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2020, pagando soprattutto le svalutazioni. Il deprezzamento – sottolinea la banca, numero uno nella zona euro per capitalizzazione – “non ha impatto sulla liquidità o le posizioni di rischio di credito e non incide sull’indice patrimoniale Cet1”. Nel primo semestre la perdita ammonta a 10,8 miliardi. L’utile sottostante, ovvero senza elementi straordinari, nella prima meta dell’anno risulta di 1,9 miliardi di euro, in flessione del 53% e ammonta a 1,5 miliardi nel secondo trimestre (-27%). “Gli ultimi sei mesi sono stati tra i più difficili della nostra storia. La pandemia ci ha messo alla prova e il Santander ha risposto”, ha sottolineato la presidente esecutiva Ana Botin, citata in una nota, indicando che le svalutazioni “non hanno impatto sulla solidità della banca”, che “il business resta estremamente solido e gli indici patrimoniali nella parte alta della gamma-obiettivo”.

Fonte : www.repubblica.it

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