Fonte: Le Formiche.net In arrivo una nuova strategia spaziale per far fronte alla crisi climatica grazie all’Osservazione della Terra. È questa la
Fonte: Le Formiche.net
In arrivo una nuova strategia spaziale per far fronte alla crisi climatica grazie all’Osservazione della Terra. È questa la novità che arriva dall’Agenzia spaziale europea (Esa), che rende noto l’obiettivo di voler finalizzare tale strategia, con una bozza di documento strategico, entro la metà del 2024 per procedere quanto prima alla sua attuazione. “La nostra strategia scientifica sarà una visione scientifica audace e ambiziosa per il futuro”, ha spiegato la direttrice dei programmi di Osservazione della Terra, Simonetta Cheli. Dai disastri naturali alla food security, fino alla sicurezza idrica i dati satellitari – e le relative conoscenze scientifiche che ne derivano – possono fornire indicazioni preziose non solo sui problemi globali ma anche per aiutare a prendere decisioni sempre più informate sul come affrontare tali sfide. In questa prima fase iniziale, l’Esa ha chiesto alla comunità scientifica di contribuire a guidare l’agenda scientifica dell’Agenzia per i prossimi anni.
Ecco la strategia per l’Osservazione della Terra
Una nuova roadmap
Sicuramente quello dell’Esa è un piano ambizioso che richiede una roadmap chiara per riuscire a dotarsi di tale strategia nei tempi preventivati. Per poter disporre di una solida tabella di marcia, l’Esa ha innanzitutto lanciato uno studio internazionale che permetta agli scienziati di aiutare nell’identificazione delle domande scientifiche-chiave, collimato poi in un workshop ad hoc. Sarà proprio a partire dai risultati del workshop che e del primo studio di base, che verrà costruita la nuova strategia, in consultazione con il Comitato consultivo per l’osservazione della Terra. Così la strategia “delineerà gli obiettivi di ricerca, le priorità e gli approcci per le attività scientifiche nell’ambito dei nostri programmi di Osservazione della Terra. Identificherà le domande scientifiche chiave per affrontare le sfide e le opportunità associate, oltre ad abbracciare opportunità come l’innovazione digitale, la scienza aperta, lo spazio commerciale, i programmi nazionali e le direttive politiche”, ha raccontato ancora Cheli.