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Sui fondali del Parco sommerso di Baia riappare un meraviglioso ed elaborato mosaico

La sabbia lo ha custodito per secoli e secoli e ora si mostrerà in tutta la sua bellezza nei prossimi lavori di scavo. Ancora da interpretare una figura al centro del tondo principale.

Sui fondali del Parco sommerso di Baia riappare un meraviglioso ed elaborato mosaico

Un mosaico dalle meravigliose linee geometriche è stato identificato sui fondali dei Campi Flegrei durante una ricognizione di controllo. La sabbia lo

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Un mosaico dalle meravigliose linee geometriche è stato identificato sui fondali dei Campi Flegrei durante una ricognizione di controllo. La sabbia lo ha custodito per secoli e secoli e ora si mostrerà in tutta la sua bellezza nei prossimi lavori di scavo. Ancora da interpretare una figura al centro del tondo principale.

Il Parco archeologico sommerso di Baia, immerso nella cornice dei Campi Flegrei, non smette di stupire con i suoi tesori sott’acqua e chissà quanti sono gli splendori di cui non siamo ancora a conoscenza. Era così anche per questo sbalorditivo mosaico, riemerso sui fondali campani nelle festività appena concluse.

A darne notizia il Parco Archeologico Campi Flegrei sul suo canale Facebook. Durante un controllo nella zona delle Terme del Lacus affascinanti e complesse geometrie sono state scoperte tra la sabbia. 

Prima una tessera colorata, poi un’altra in un intreccio di linee magnetiche con una immagine centrale molto suggestiva. Difficile dire cosa questa possa rappresentare. È ancora troppo presto per sbilanciarsi, ma gli esperti hanno ritrovato un motivo simile in altri schemi, specialmente in Tunisia.

“Si tratta di una serie di cerchi tangenti, separati da trecce che si incrociano, che generano esagoni dai lati concavi. Ma possibili sorprese si potranno avere nel corso dello scavo, scrive il Parco archeologico dei Campi Flegrei”

Un lungo lavoro attende ora gli archeologi in una terra e in un mare dalle mille meraviglie, dall’imponente Piscina mirabilis al patrimonio sommerso di Baiae con le sue ville dell’ozio, le sue sculture e i suoi mosaici.

Nella foto dell’articolo un’altra area di Baia sommersa.

 

Fonte: greenme.it

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