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La nuova Fiat 500 dice addio al Diesel: sarà ibrida

La nuova Fiat 500 dice addio al Diesel: sarà ibrida

La nuova Fiat 500 potrebbe avere una variante ibrida. È quello che emerge dalle parole dell'amministratore delegato di Fiat Chrysler Sergio Marchi

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La nuova Fiat 500 potrebbe avere una variante ibrida. È quello che emerge dalle parole dell’amministratore delegato di Fiat Chrysler Sergio Marchionne il quale, nel corso di una rivista rilasciata ai colleghi di Auto Express, ha dichiarato che la nuova Fiat 500 abbandonerà il propulsore 1.3 MJT Diesel per far posto ad un’unità ibrida elettrica-benzina.

La nuova 500, che dovrebbe arrivare nel 2019, potrebbe quindi adottare un powertrain da 48 volt. In questo modo si andrebbero a stroncare fin dalla nascita i problemi relativi elle emissioni di ossidi di azoto ed a tutta una serie di problemi direttamente correlati all’ottemperanza delle normative antinquinamento, particolarmente restrittive in Europa. Sappiamo bene che i diesel sono diventati una vera e propria “trappola mortale” per i costruttori di auto -il Dieselgate e l’inchiesta dell’EPA su FCA insegnano- e che per ottemperare alle sempre più restrittive normative sono necessari cospicui investimenti. Ecco perché i diesel si sono ormai spostati nella fascia medio-alta del mercato.

Ognuno sta facendo marcia indietro sul diesel perché dopo 2017-18 diventa sempre più costoso”, ha detto qualche mese fa Pavan Potluri, un’analista di IHS Automotive. 

Un trend che sarà seguito anche da Nissan-Renault: secondo Alain Raposo, l’ingegnere senior che si occupa dei powertrain Renault e Nissan, la prossima ondata di norme sulle emissioni, che dovrà essere conforme allo standard Euro 7, potrebbe dimezzare i limiti di NOx a 40 milligrammi per chilometro. Questo significa che i diesel dovranno essere ancora più puliti con ingenti investimenti in essi.

Il problema per la Fiat sarà quello di implementare una tecnologia ibrida in grado però di essere economicamente sostenibile per questa specifica classe di auto popolari dove i volumi sono molto alti. Sappiamo infatti che Fiat Chrysler ha già dimostrato di saper realizzare ibridi con tecnologie sviluppate in casa, la Pacifica è un chiaro esempio in tal senso.

Nel caso della 500, e quindi anche della Panda, la soluzione sarebbe quella di adottare un “piccolo ibrido” da 48 volt – un po’ come l’ibrido “furbo” che abbiamo avuto modo di provare nella Suzuki Baleno– che quindi ha un costo di sviluppo inferiore. “Credo che gli ibridi saranno inevitabili”, ha dichiarato Marchionne. “La questione non è la tecnologia, ma riguarda i costi e, soprattutto, se il consumatore sarà disposto a pagare. Noi valuteremo diverse soluzioni”. Tra questa varietà di soluzioni c’è la possibilità dell’utilizzo dell’unità ibrida in Europa, che di fatto andrebbe a sostituire il diesel, e del powertrain completamente elettrico in America. Una seconda riedizione della 500 elettrica per intenderci, quella stessa 500 elettrica che Marchionne aveva supplicato di non comprare.

 

 

ibtimes.com

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