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Al via a Singapore la piattaforma per la farmaceutica

Al via a Singapore la piattaforma per la farmaceutica

Un ponte sui mercati asiatici per le imprese italiane della farmaceutica: la Camera di commercio italiana a Singapore (Iccs) e Farmindustria hanno app

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singapore-corbis-kB7H--672x351@IlSole24Ore-WebUn ponte sui mercati asiatici per le imprese italiane della farmaceutica: la Camera di commercio italiana a Singapore (Iccs) e Farmindustria hanno appena siglato un accordo di collaborazione per sostenere la penetrazione delle aziende del settore nel Sud-Est asiatico, con attenzione particolare alle Pmi, che potranno trovare nelle strutture dell’Iccs un desk dedicato a Farmindustria.

«Per le imprese del comparto, Singapore è un hub strategico verso un’area molto vasta e che vede crescere il livello di benessere della popolazione e di conseguenza la spesa per la salute», spiega Federico Donato, appena rieletto presidente della Iccs e vicepresidente di Assocamerestero. Tra il 2010 e il 2015, l’export farmaceutico italiano nella regione è cresciuto del 64% (contro il 52% delle esportazioni complessive nell’area), distanziando l’aumento registrato dagli altri grandi Paesi europei, pari al 45%. «La nostra iniziativa punta quindi ad avvicinare ancora di più le nostre aziende a questo mercato», afferma Donato.

Il desk, secondo il vicepresidente di Farmindustria Emilio Stefanelli, potrà rivelarsi utile soprattutto per le imprese medio-piccole, «che hanno bisogno di punti di appoggio e l’Iccs ci sembra il modo migliore per rafforzare l’internazionalizzazione già in atto». Competere in questa area, presidiata da tutti i big del settore, non è certo semplice. «Tuttavia – sottolinea Stefanelli – le medie aziende hanno i propri spazi di esportazione, con tipologie di prodotti diverse rispetto a quelle delle multinazionali». Singapore, aggiunge Stefanelli, può rappresentare «un punto di riferimento anche per trovare i partner locali ai quali affidare la distribuzione del prodotto».

La scelta del partner è un fattore chiave per affrontare i mercati asiatici, come ribadisce il direttore generale del Gruppo Menarini, Pietro Giovanni Corsa: «Per una media impresa, muoversi in autonomia sarebbe molto difficile. Bisogna scegliere un Paese dal quale partire e individuare distributori affidabili». Menarini è il primo gruppo farmaceutico italiano nel mondo con più di 16mila dipendenti in oltre 130 nazioni e un fatturato di oltre 3 miliardi di euro. Proprio a Singapore opera la sede principale della Menarini Asia-Pacific, nata a fine 2011 con l’acquisizione di una società locale, la Invida, che aveva nella città-Stato un hub della distribuzione radicato in altri 12 Paesi dell’area. Oggi Menarini Asia-Pacific ha 3mila dipendenti, quasi tutti informatori scientifici, e un fatturato di 270 milioni di euro (dato 2015), pari all’8% delle entrate del Gruppo. «A Singapore – spiega Corsa – è assolutamente semplice condurre un’impresa, perché le autorità hanno la migliore predisposizione possibile verso le aziende. È un posto sicuro per entrare nella regione e lo sforzo della Camera di Commercio è un buon punto di partenza».

Fonte : ilsole24ore.com

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