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I chiari e gli scuri della situazione in Italia dopo il Covid 19

La relazione per la Commissione nazionale per la società e la borsa presenta i dati per l'economia italiana del 2020

I chiari e gli scuri della situazione in Italia dopo il Covid 19

  Da una relazione della Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob) è emerso, come nell'anno 2020 il nostro Paese sia stato affl

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Da una relazione della Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob) è emerso, come nell’anno 2020 il nostro Paese sia stato afflitto dalle conseguenze della pandemia che si protraggono anche nel suddetto anno.

I dati del 2020

Il 2020 è stato uno degli anni peggiori sia sul piano sociale, che sul piano economico dalla fine della seconda Guerra Mondiale. Dopo aver registrato una caduta del PIL, il Paese si è avviato verso una ripresa economica, fin dalla seconda metà dell’anno, e più chiaramente nei primi mesi del 2021, grazie anche alla volontà di voler affrontare i problemi irrisolti e anche grazie al cambiamento di attitudine di politica fiscale  dell’Unione Europea.

I risultati hanno mostrato come, le esportazioni e il risparmio rappresentano il pilastro della forza sociale ed economica dell’Italia.

Uno dei pochi chiari che si evince è che il saggio di risparmio delle famiglie è cresciuto del 50% rispetto al reddito disponibile, ove si escludano i risparmi investiti nelle società quotate, il suo rendimento è restato piuttosto basso, prossimo a zero.

Tenendo conto degli oneri di gestione, il risparmio ha contribuito a sostenere la stabilità dei mercati, senza produrre una crescita reale.

Le esportazioni si sono ridotte di volume di circa un settimo rispetto al 2019, a causa della discesa della domanda mondiale e degli ostacoli alla produzione interna dovuti alla quarantena.

Le importazioni hanno avuto un calo più marcato, consentendo al saldo del conto corrente della nostra bilancia estera di rimanere positivo, incrementandosi lievemente rispetto al PIL.

La posizione patrimoniale italiana è migliorata, presentando un attivo per la prima volta dopo tre decadi.

Nel primo trimestre del 2021 il commercio mondiale si è portato a livelli superiori rispetto a quelli pre-crisi e le nostre esportazioni sono continuate a tassi di crescita doppi rispetto ad esso.

Anche il saldo del conto finanziario con l’estero, che registrò nel 2020 un lieve saldo negativo, è diventato positivo a conferma della funzione di pilastro e di stabilità del nostro risparmio.

Si nota anche una riduzione dello spread, tra i tassi d’interesse dei Btp e Bund, dovuta alla decisione della Bce di acquistare  volumi significativi di titoli pubblici e della Commissione Europea di sospendere, anche se temporaneamente il Patto di Stabilità e di lanciare il piano Next Generation EU ( Ngeu).

Questa fase offre anche, un’occasione per rivedere la riforma del fisco sollecitata da tempo e ribadita nel piano nazionale di ripresa e resilienza ( Pnrr) in attuazione anche nel Next Generation.

Le imprese che svolgano attività di esportazione sono state costrette  dalla concorrenza a risolvere i propri problemi, pena l’esclusione dal mercato; questa loro capacità rappresenta punto di forza della crescita e un fondamento per un buon funzionamento di un sistema democratico. Quando, però queste forme non sono sufficienti  e il risparmio non viene utilizzato dai privati, allora lo stato ricorre all’indebitamento, non sempre a seguito di una fondata valutazione degli effetti redistributivi intergenerazionali.

L’attività in forme mobiliari che si svolge nel campo delle informazioni finanziarie, va sempre di più in contrasto con le relazioni internazionali e gli equilibri geopolitici, la cui stabilità riviste un ruolo importante per gli scambi con moneta e fondi nominali.

L’uso delle piattaforme tecnologiche nel mercato finanziario

Le autorità governative hanno espresso in più sedi la volontà di cogliere le opportunità offerte dalle innovazioni tecnologiche che gestiscono gli spostamenti e gestione di capitali, però non deve essere confusa come una forma di accondiscendenza da parte del governo verso una perdita di trasparenza del mercato, ma invece una volontà di recupero, facendo uso delle stesse innovazioni finanziarie.

Perciò, questa attitudine deve essere accompagnata fin dalla sua nascita con norme chiare e  anche, sugli scambi degli strumenti criptati.

La diffusione degli strumenti multimediali ha portato alla nascita delle “piattaforme tecnologiche “che consentono modalità di accesso ai servizi di pagamento e di negoziazione in titoli più rapide e meno costose rispetto a quelle offerte dalle banche.

Bisogna fare attenzione in quanto le funzioni di custodia e scambio da esse inizialmente svolte si sono evolute per raccogliere informazioni sempre più evolute e complesse, ivi incluse la concessione di crediti garantiti da propri o altrui strumenti virtuali o la stipula di contratti derivati usando come collateral le cripto valute anche per più operazioni dello stesso tipo.

Questi nuovi comparti del mercato sono in rapida evoluzione sembra ripetersi l’esperienza antecedente alla crisi del 2008, quando i contratti derivati si svilupparono fino a raggiungere una dimensione dieci volte maggiore del PIL globale.

L’uso di questi strumenti nelle forme chiuse all’ esterno dei partecipanti all’iniziativa (permissionless)preclude una vigilanza privata (come quella svolta dai collegi sindacali e dalle società di certificazione)o pubblica (da parte dalle autorità di vigilanza). Senza presidi adeguati ne consegue un peggioramento della trasparenza del mercato, fondamento della legalità e delle scelte razionali degli operatori.

Tra gli effetti negativi ben conosciuti vi è la schermatura che queste tecniche consentono ad attività criminali come l’evasione fiscale, il riciclaggio di denaro sporco , il terrorismo, e il sequestro di persona.

Il problema sollevato per l’Italia presenta una notazione notazione particolare rispetto agli altri paesi per l’esistenza di una norma a livello costituzionale che attribuisce alla Repubblica il compito di incoraggiare e tutelare il risparmio in tutte le sue forme e di disciplinare, coordinare e controllare l’esercito del credito.

Perciò l’esistenza e il funzionamento di un sistema di sicurezza, anche se lasciato ai privati, deve essere garantito e presidiato dallo stato che deve tenere presente che la diffusione nelle tecniche digitali nella finanza pone esigenze specifiche che vanno affrontate globalmente.

La legittimazione in varie forme dell’ esistenza del” risparmio totale” è orami una realtà che si incrocia con il risparmio generato in modo tradizionale, ossia senza spendere una quota del reddito generato dal lavoro o dal capitale.

Ci troviamo di fronte a mutamenti che devono essere affrontati con piena coscienza dei contenuti e urgenza di una loro soluzione per evitare conseguenze negative sulla stabilità micro e macro sistematica del mercato mobiliare.

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