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Fincantieri, contratto da 1,2 miliardi per una nave da crociera extra lusso

La commessa è stata aggiudicata da un cliente internazionale. Consegna prevista entro la fine del 2025. L'ordine prevede due ulteriori unità in opzione

Fincantieri, contratto da 1,2 miliardi per una nave da crociera extra lusso

Maxi commessa per Fincantieri. Il gruppo della cantieristica navale guidato dallo scorso maggio dall'ad Pierroberto Folgiero (ex Maire Tecnimont) ha f

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Maxi commessa per Fincantieri. Il gruppo della cantieristica navale guidato dallo scorso maggio dall’ad Pierroberto Folgiero (ex Maire Tecnimont) ha firmato con un cliente internazionale di cui non è stato reso noto il nome un contratto per la costruzione di una nuova nave da crociera extra-lusso, con consegna prevista per la fine del 2025. L’ordine, che prevede ulteriori due unità in opzione, ha un valore complessivo di circa 1,2 miliardi di euro. Il contratto è condizionato al conseguimento del finanziamento, come da prassi per il settore.

Le ultime commesse: navi ad idrogeno

Lo scorso 6 luglio Fincantieri e Msc hanno annunciato la firma di un memorandum of agreement per la costruzioni di due navi alimentate ad idrogeno che entreranno in servizio nel 2027 e nel 2028, portando così il numero complessivo della flotta da quattro a sei unità. Intanto la società, oltre al nuovo ad Folgiero, ha visto anche l’uscita a fine giugno di Fabio Gallia che ha lasciato la poltrona di direttore generale. Il cda del gruppo triestino ha approvato, con il parere favorevole del Comitato per la Remunerazione, l’accordo di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con l’ex amministratore delegato di Cdp. Al suo posto è stato nominato Folgiero, scelto dal premier Mario Draghi per prendere il posto di Giuseppe Bono, alla guida del gruppo della cantieristica per 20 anni. L’uscita, con effetto immediato è stata decisa “a seguito delle nuove opportunità professionali che il manager ha ritenuto di cogliere”.

Polo della difesa rimandato

Intanto sono sfumate le indiscrezioni circolate nei mesi scorsi su un eventuale matrimonio tra Leonardo e Fincantieri per creare un polo italiano della difesa. Il ceo di Leonardo Alessandro Profumo ha affermato più volte che l’aggregazione con Fincantieri non genererebbe sinergie: Fincantieri costruisce sia navi da crociera che navi militari e trae sinergie da queste due attività, mentre non sembra che ci siano sinergie tra la costruzione di navi e lo sviluppo dell’elettronica per la difesa. Intanto una decisione sulla vendita di Oto Melara da parte di Leonardo non verrà presa prima di settembre per lasciare il tempo a Fincantieri e al suo nuovo ceo Folgiero, di valutare un’offerta per l’asset. Infatti la società dei cannoni era entrata negli interessi di Fincantieri da tempo, quando a dirigerla era ancora l’ad Bono.

Fonte: Milano Finanza.it

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