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CORONAVIRUS: impatto sui mercati finanziari

CORONAVIRUS: impatto sui mercati finanziari

  Sta nascendo su scala globale la psicosi da CoronaVirus. E i mercati prendono al balzo l’occasione per far partire quella che la momento è u

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Sta nascendo su scala globale la psicosi da CoronaVirus. E i mercati prendono al balzo l’occasione per far partire quella che la momento è una banale e normale correzione.
Andando nell’effettivo, è chiaramente molto presto per valutare correttamente un ipotetico impatto sull’economia cinese e globale. Ma ovviamente c’è chi si sta sbizzarrendo a sparare numeri a raffica. Fino a quanto fondati non lo so, ma possono aiutare a capire un ipotetico impatto del fenomeno.

Shaun Roache, capo economista Standard & Poor’s per l’Asia-Pacifico, ipotizza una contrazione del Pil del’1,2% se le spese dei cinesi per trasporti e divertimenti in luoghi pubblici dovessero scendere del 10%, visto che i consumi rappresentano infatti un propulsore sempre più importante per una economia in transizione (…) Di sicuro conseguenze molto gravi le subirà l’economia di Wuhan: una città di 11 milioni di abitanti al centro di un’area che cresce più della media nazionale (…) «Contiamo di iniziare i test clinici il prima possibile, magari in estate, entro 16 settimane».

Già, Wuhan… Tanto per cominciare se i cinesi si sono esposti in questo modo è perché nell’effettivo la situazione è scappata di mano. Noi tutti sappiamo che Pechino cerca di nascondere sempre tutto fino a quando non se ne può fare a meno. Inoltre c’è la questione della “location”. Infatti Wuhan non è un posto così “normale”.

(…) il TgCom24 parla di una fonte anonima affidabile, la quale avrebbe riferito che il focolaio del nuovo coronavirus cinese avrebbe origine «dal laboratorio di Wuhan, di cui le riviste occidentali si erano già interessate». Il Direttore mostra così la copertina di Nature del 2017, con l’articolo di David Cyranoski, da noi già trattato in un precedente articolo, dove si sollevarono dubbi sulla sicurezza di un laboratorio del genere. Come avevamo già evidenziato, chi si è occupato di studiare le origini del virus – compreso Cyranoski, in una recente critica sull’origine dai serpenti – non ha sostenuto la tesi di una origine “artificiale”. (…) Sul TgCom24 la narrazione prosegue, parlando di «laboratorio militare» nel centro di Wuhan, e di un «programma segreto sulle armi chimiche». Il National Bio-safety Laboratory è un centro di ricerca, progettato per studiare la prevenzione e il controllo delle malattie infettive emergenti. (…)

La “gola profonda” dovrebbe essere il Washington Times. Beh, che ci siano interessi di parte è palese, e quindi è tutto da dimostrare. Però la cosa non deve essere sottovalutata, visto che ad oggi una popolazione di circa 60 milioni di persone è messa in quarantena. Immaginate la popolazione l’Italia, e non basta nemmeno, per capire di cosa stiamo parlando.
Ma torniamo al nostro mondo. Scusa o non scusa, si accusa il CoronaVirus come principale causa di questa correzione. Se poi aggiungiamo anche gli altri pericoli latenti che ovviamente prima non venivano considerati ed oggi, invece, qualche gestore sta riprendendo in considerazione, tutto insieme “fa bordo” per creare un po’ di paura e far scendere le quotazioni. Al momento sempre nel territorio del “ragionevole” se non addirittura del naturale e del salutare.
Quindi, impossibile fare previsioni, sotto tutti i punti di vista. E in un mercato così emozionale, saranno gli eventi e le news a fare la differenza. Day by day, passo dopo passo. E occhio al quadro tecnico, visto che l’IA, i trading system e la finanza passiva non ha sentimenti.

Fonte: intermarketandmore.finanza.com/

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