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Parco Portofino: arrivano le prime 5 pale eoliche

I primi commenti alla decisione che porterà le zone incluse ad un notevolissimo risparmio energetico. Tre lotti per complessivi 15 turbine

Parco Portofino: arrivano le prime 5 pale eoliche

Il ministero della Transazione Ecologica fa un primo passo concreto verso quello che da Parco regionale diventerà Parco nazionale di Portofino. A dimo

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Il ministero della Transazione Ecologica fa un primo passo concreto verso quello che da Parco regionale diventerà Parco nazionale di Portofino. A dimostrazione che investimenti e lavoro arriveranno davvero, con ricadute importanti sui residenti. Ha quindi disposto l’installazione di quindici pale eoliche suddivide in tre lotti; il primo riguarda cinque pale nel territorio del Parco i cui residenti riceveranno ogni anno, per venti anni, 20.000 euro di royalties. Altre cinque pale alte 95 metri con eliche lunghe 45, verranno realizzate nel 2023 e riguarderanno località Caravaggio, Montallegro, monte Anchetta, Monte Telegrafo e la collina delle Grazie.

La notizia è già circolata nei giorni scorsi. A Santa Margherita Ligure vi è soddisfazione, perché la pala eolica verrà collocata sul proprio territorio in linea tra l’antenna Rai del Vetta e la gru in località Cervara. A Camogli invece il portavoce di un comitato spontaneo accusa l’amministrazione di non avere avuto fiducia nel ministero spendendo per la messa in sicurezza di San Rocco versante di San Nicolò, Mortola e Punta Chiappa, fondi che ora metterebbe a disposizione lo Stato. A Rapallo e Chiavari, sorgeranno comitati per ottenere l’inserimento di vaste zone del centro urbano nel Parco e fruire così di quote di esenzione della corrente elettrica. A fare sentire la propria voce i cacciatori: “Se ci sono le pale che uccidono decine di uccelli, allora nel Parco possiamo esercitare la caccia anche noi”. E un imprenditore suggerisce: “Finalmente un passo verso l’energia alternativa, contro il cambiamento del clima e il dissesto idrologico; organizzeremo un convegno e promuoveremo il Tigullio Capitale Green 2024”.

Il bando per il solo primo lotto sarebbe stato aggiudicato alla ditta “Altar” di Corso Farori con sede a Catania. Il decreto del ministero non prevede neppure il parere consultivo di Comuni e Regione.

In un comunicato lo stesso ministero evidenzia che il materiale per gli scavi dove alloggeranno le basi e il cemento per bloccarle, verrà trasportato con elicotteri e speciali elicotteri-betoniera per non alterare lo stato dei sentieri. Non spiega tuttavia come collegherà le pale con trasformatore incorporato tra loro e dove collocherà la sottostazione per conferire la corrente elettrica ricavata. Mette solo le mani avanti per quanto riguarda la rumorosità delle pale: “La loro altezza in zone prive di abitazioni non provocherà particolare inquinamento acustico percepito, inferiore comunque a quello degli elicotteri che trasportano merci e contribuirà ad allontanare i cinghiali”.

Fonte: Levante News

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