MILANO - Le politiche di supporto all'economia non devono essere ritirate troppo presto perché lo scenario economico resta caratterizzato da una forte
MILANO – Le politiche di supporto all’economia non devono essere ritirate troppo presto perché lo scenario economico resta caratterizzato da una forte incertezza, che suggerisce cautela e gradualità nel prendere decisioni. E’ quanto è emerso nel corso dell’Eurogruppo, secondo quanto sottolineano fonti Mef, nella riunione che ha visto l’esordio – per l’Italia – del ministro Daniele Franco. Il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, ha accolto molto calorosamente Franco e ha anche esentato il neo ministro del Mef dall’illustrare il programma del nuovo governo, appena inseditato, rimandando a marzo la presentanzione.
La situazione, ha detto Donohoe al termine dei lavori “resta seria, l’occupazione è molto bassa, il Covid ha avuto un impatto su tutti i settori dell’economia e c’è ancora bisogno di proteggere i cittadini”, ha detto il presidente, sottolineando che “le misure di sostegno all’economia saranno in vigore fino a quando sarà necessario”. Poi ha aggiunto che il ritiro, quando ci saranno le condizioni, sarà “graduale”. “Il mio obiettivo – ha concluso Donohoe – è definire una linea comune su quale dovrà essere la politica di bilancio appropriata per l’anno prossimo”.
Nel corso del meeting di oggi – che si è svolta in remoto – la Commissione ha illustrato le sue previsioni d’inverno, dalle quali emerge tuttavia un miglioramento delle prospettive, a causa della riduzione di alcuni rischi, ad esempio quello collegato alla scoperta del vaccino e quello legato alla Brexit.
A proposito del Covid, l’Eurogruppo ha oggi affrontato i temi relativi alla situazione sanitaria. E’ quanto sottolineano fonti del Mef, secondo cui sono stati ascoltati esperti dell’Oms che hanno fornito il loro punto di vista sull’evoluzione della pandemia. Nella discussione, fra gli elementi positivi citati, l’avvio delle campagne vaccinali nei diversi Paesi, mentre resta la preoccupazione per le nuove varianti del virus. È stata sottolineata la necessità di estendere con la massima velocità possibile le campagne vaccinali, anche su scala globale e l’importanza di una adeguata preparazione a livello mondiale.
La riunione ha inoltre discusso del ruolo internazionale dell’euro, sottolineando l’importanza di mercati di capitali in euro liquidi e ampi, che superino la frammentazione attuale: centrale il ruolo di euro-safe asset, inclusa la possibilità di emissioni sovrane green congiunte. Strategico potrà essere anche lo sviluppo dell’euro digitale, affrontando con efficacia ogni possibile criticità. Fra i temi in agenda c’è stata pure una discussione generale sulla solvibilità del settore delle imprese, in considerazione delle ingenti misure adottate durante la pandemia per sostenere aziende e lavoratori. L’Eurogrupppo ha sottolineato l’importanza di monitorare l’evolversi della situazione e di cominciare a riflettere su come orientare al meglio questo sostegno nella prossima fase, verso soluzioni più specifiche e mirate.
Fonte: www.repubblica.it