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Confindustria: «Piano Ue da 3 mila miliardi per le infrastrutture. Salviamo così l’economia»

Confindustria: «Piano Ue da 3 mila miliardi per le infrastrutture. Salviamo così l’economia»

Un piano straordinario da 4 miliardi di euro per difendere l’Italia dall’epidemia di coronavirus e dai rischi di recessione economica? Meglio pensar

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Un piano straordinario da 4 miliardi di euro per difendere l’Italia dall’epidemia di coronavirus e dai rischi di recessione economica? Meglio pensare a un piano europeo capace di mobilitare 3 mila miliardi di euro. È la ricetta del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, intervistato a “Mezz’ora in Più” su Rai3 da Lucia Annunziata. «Dobbiamo essere protagonisti di una stagione riformista europea – ha detto Boccia – in cui non andare a chiedere una piccola flessibilità per l’Italia, ma un grande piano infrastrutturale e transnazionale tra i paesi d’Europa, da 3 mila miliardi». Soldi che bisogna spendere subito «in uno o due anni».
«La domanda privata arretrerà», ha aggiunto Boccia, per le conseguenze del coronavirus. Bisogna sostenere l’economia con la «domanda pubblica. Dobbiamo attivare i cantieri quanto prima, il modello ponte Morandi deve riguardare tutte le infrastrutture. Facciamo subito le infrastrutture. «Economia e salute non sono antitetiche» ha sottolineato.

Boccia: «Stop al Green New Deal europeo, concentrare le risorse»

«La dimensione economica – ha detto ancora il leader dell’associazione degli industriali – è diventata un’emergenza» e occorre «predisporre un’azione adeguata» per fa fronte all’impatto economico del coronavirus. «Non possiamo più pensare» di investire risorse in «un Green New Deal europeo. Dobbiamo fare un’operazione completamente diversa. Qui c’e’ una operazione italiana in cui dobbiamo pensare di usare tutte le risorse disponibili quanto prima per attivare infrastrutture e cantieri».

Mercoledì incontro con governo e parti sociali

Il premier Conte ha parlato di misure da prendere nei prossimi giorni e di un incontro con le parti sociali per illustrare il provvedimento: «Mercoledì diremo al governo che non c’è nulla da aspettare, è necessario agire subito sia dal punto di vista economico che sanitario», ha ribadito il presidente di Confindustria. «La capacità di decisione e di azione di un Paese è determinate».

Landini: «Il virus si combatte lavorando»

A chiedere un’«azione di sistema» e non un’intervento limitato a un solo paese è anche il leader sindacale Maurizio Landini: «Bisogna fare un ragionamento di sistema» e non solo «di emergenza», ha detto il segretario della Cgil, anche lui ospite di “Mezz’ora in Più”. «Bisogna istituire un’Agenzia nazionale per lo sviluppo che indichi le prospettive e che indirizzi e coordini gli investimenti pubblici. È lavorando che si sconfigge il virus, ha spiegato Landini sottolineando che ora paghiamo le scelte fatte in passato: «Che noi investiamo poco nella ricerca» e «non facciamo assunzioni non lo scopriamo adesso. Serve prima di tutto sbloccare le assunzioni e coordinare interventi e investimenti».

La disponibilità dell’Europa

L’Europa, intanto, esprime «disponibilità e solidarietà» all’Italia, ed è pronta a sostenere gli sforzi del paese per affrontare le conseguenze dell’emergenza Coronovirus. È quanto hanno ribadito oggi fonti Ue davanti alla prospettiva della richiesta da parte di Roma di «maggiore flessibilità» come delineata dal ministro delle Finanze, Roberto Gualtieri, e dal primo ministro, Giuseppe Conte (che hanno parlato di un decreto «crescita» con misure di sostegno all’economia per 3,6-4 miliardi di euro). Del resto, si osserva a Bruxelles, la situazione venutasi a creare in Italia ha tutte le caratteristiche per essere considerata come una di quelle «circostanze eccezionali» già previste dalle regole del Patto di stabilità per consentire interventi straordinari destinati a pesare sui conti pubblici. Già nelle prime ore di domenica, il commissario Ue agli Affari economici, l’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, aveva pubblicato un tweet in cui assicurava che l’Ue avrebbe garantito gli strumenti per affrontare al meglio «i rischi per crescita e lavoro».

Ecofin mercoledì prossimo (in teleconferenza)

Mercoledì prossimo 4 marzo, anche i 27 ministri delle Finanze europei parteciperanno a una teleconferenza per fare il punto della situazione sul diffondersi del Coronavirus. Lo ha reso noto il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno, il quale ha deciso di invitare alla riunione anche i colleghi dei Paesi che ancora non fanno parte dell’eurozona.

Germania pronta a sostenere economia

Anche la Germania, nel frattempo, è pronta a prendere delle misure per sostenere l’economia per far fronte all’emergenza coronavirus. Ad affermarlo è il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz. «Se la situazione richiedesse uno stimolo di bilancio abbiamo i mezzi sufficienti per presentare un progetto nel breve termine – a detto il ministro – Abbiamo la forza necessaria per reagire rapidamente, con determinazione e forza». Giovedì, il ministro dell’economia tedesco, Peter Altmaier, ha suggerito la possibilità che il governo possa prendere una serie di misure in caso di una massiccia espansione del coronavirus. Al momento, ha spiegato, si tratterebbe di anticipare delle misure di bilancio già pianificate.

Fonte: https://www.corriere.it/economia/aziende/20_marzo_01/confindustria-piano-ue-3-mila-miliardi-le-infrastrutture-salviamo-cosi-l-economia-5c91a652-5bd1-11ea-ae74-e93752023e91.shtml

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