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Primo calo dei contratti a tempo indeterminato da 30 mesi

Primo calo dei contratti a tempo indeterminato da 30 mesi

Dalla nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione diffusa da Istat, Ministero del lavoro, Inps, Inail e Anpal relativa al terzo trimestre dell’an

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Dalla nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione diffusa da Istat, Ministero del lavoro, Inps, Inail e Anpal relativa al terzo trimestre dell’anno emerge che dopo due anni e mezzo i contratti a tempo indeterminato mostrano la prima lieve flessione (-6mila) mentre le posizioni lavorative con contratto a termine raggiungono il massimo storico (1,86 milioni). Nel complesso comunque l’occupazione continua a crescere su base annua e in termini congiunturali. “Le dinamiche del mercato del lavoro si sono sviluppate in un contesto di significativa e persistente crescita del prodotto interno lordo, che ha segnato nuovamente un aumento congiunturale dello 0,4% con un tasso di crescita tendenziale all’1,7%; l’input di lavoro misurato in termini di Ula (Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno) mostra una dinamica pressoché analoga a quella del Pil (+0,5% sotto il profilo congiunturale e +1,3% in termini tendenziali)”.

Il tasso di occupazione destagionalizzato è risultato pari al 58,1%, in crescita di due decimi di punto rispetto al trimestre precedente. Considerando l’ultimo decennio (2008-2017), il tasso aumenta di oltre due punti percentuali rispetto al valore minimo (terzo trimestre 2013, 55,4%), proseguendo nella tendenza al recupero dei livelli massimi pre-crisi (58,8% nel secondo trimestre del 2008).

 

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