A cura di Monica Origgi Uno studio del Politecnico di Roma e della Scuola Sant' Anna di Pisa, ha portato alla creazione di un terzo braccio rob
A cura di Monica Origgi
Uno studio del Politecnico di Roma e della Scuola Sant’ Anna di Pisa, ha portato alla creazione di un terzo braccio robotico per poter aumentare le capacità del corpo umano. Il cervello, è una “macchina perfetta” e sono enormi le capacità adattive per il cervello umano, in grado anche di monitorare un terzo braccio, attraverso l’ utilizzo della respirazione.
L’ utente indossa un visore e una cintura collegato con il diaframma; il quale attraverso il mondo virtuale potrà osservare la presenza di tre braccia. Avrà la mano destra, sinistra e una terza perfettamente simmetrica a 6 dita, in modo da poter evitare pregiudizi sullo mano destra o a sinistra.
L’ esperimento è risultato essere un vero successo, perché gli utenti che lo hanno sperimentato riuscivano a controllare il braccio robotico e a svolgere compiti, in tempi tutto sommato brevi.
Una ricerca che apre uno spiraglio, per chi soffre di problemi di salute o ha perso l’ uso di un arto.