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Ecco perché Intesa Sanpaolo investirà in Thought Machine

Con Thought Machine, società tecnologica di core banking con sede nel Regno Unito, Intesa Sanpaolo darà vita alla sua nuova piattaforma di digital banking. Ecco business, vertici e clienti della fintech britannica

Ecco perché Intesa Sanpaolo investirà in Thought Machine

Intesa Sanpaolo punta oltre 45 milioni di euro sul progetto della nuova banca digitale Isybank con la fintech Thought Machine. La banca investirà i

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Intesa Sanpaolo punta oltre 45 milioni di euro sul progetto della nuova banca digitale Isybank con la fintech Thought Machine.

La banca investirà infatti 40 milioni di sterline (47,74 milioni di euro) nella società britannica che “fornirà l’infrastruttura tecnologica della sua nuova challenger bank, pilastro del piano industriale 2022-2025 presentato il 4 febbraio”. Lo ha annunciato Intesa Sanpaolo in una nota.

“Abbiamo intrapreso questa strada scegliendo un partner di assoluto standing internazionale come Thought Machine […]. La forte convinzione di avere in Thought Machine il partner ideale nel percorso di trasformazione ci ha portato a investire nella società: saremo così parte del loro percorso di crescita”, ha commentato Carlo Messina, ad di Intesa Sanpaolo.

Tutti i dettagli sulla società britannica che ha raccolto oltre 340 milioni di di dollari di finanziamenti, con una valutazione che supera il miliardo di dollari.

IL PROGETTO ISYBANK

Come spiega il gruppo, Isybank si pone l’obiettivo di servire – con un’ampia gamma di servizi di digital banking – i 4 milioni di clienti Intesa Sanpaolo retail in Italia che non utilizzano la rete di filiali, ottenendo al contempo una riduzione strutturale dei costi.

La Banca prevede, per lo sviluppo e la crescita di Isybank, investimenti per 650 milioni di euro nell’arco di piano. Per fare ciò, Isybank si avvalerà di Vault, il motore core banking di Thought Machine.

TUTTI I PIANI DIGITAL DI INTESA SANPAOLO

Inoltre, Intesa Sanpaolo ha manifestato l’intenzione di estendere la piattaforma core banking di Thought Machine alla più ampia infrastruttura del Gruppo grazie alla sostituzione della tecnologia core basata su mainframe con il passaggio all’infrastruttura cloud.

La società continuerà a investire nella trasformazione digitale della Banca con un programma di investimenti in Information Technology pari a 5 miliardi di euro.

COSA FA THOUGHT MACHINE SCELTA DA INTESA SANPAOLO

Thought Machine è una società di software britannica nata nel 2014.

Ha sviluppato una tecnologia cloud core banking che permette alle banche di automatizzare i loro processi, salvare costi e creare servizi di digital banking. La società offre la piattaforma di cloud core banking, Vault.

Conta oltre 500 persone dislocate negli uffici di Londra, Singapore, Sydney, Melbourne, New York.

I CLIENTI

L’elenco dei clienti di Thought Machine include, tra gli altri in tutto il mondo, JPMorgan Chase, Lloyds Banking Group e Standard Chartered.

I VERTICI

A guidare la società c’è il fondatore e ceo Paul Taylor. Quest’ultimo ha fondato Thought Machine nel 2014 perché voleva utilizzare la stessa tecnologia cloud sperimentata mentre lavorava in Google per risolvere il problema dell’infrastruttura legacy del settore bancario.

Come raccontano sul sito web, nel 2015 Will Montgomery ha scritto il codice di Vault. Taylor ha agito come product manager, impostando e guidando la direzione generale del sistema, un ruolo che svolge ancora oggi.

IL CEO È UN EX GOOGLE

Prima di Thought Machine, Paul Taylor ha fondato due società di software, Rhetorical Systems e Phonetic Arts, ed entrambe sono state acquisite da società di software globali, Nuance e Google. Dopo che Phonetic Arts è stata acquisita da Google nel 2010, Taylor è entrato a far parte di Google per guidare un team di ingegneri responsabili del lancio del pionieristico sistema di sintesi vocale nel 2012.

LA PARTNERSHIP CON GOOGLE SUL CLOUD

Nel 2019 Thought Machine ha annunciato una partnership con Google Cloud durante il Google Cloud Next di Londra. In qualità di partner di Google Cloud nel Partner Advantage Program, la società britannica collabora a stretto contatto con il team di Google Cloud per espandere le opportunità internazionali.

“Molti dei nostri clienti hanno già scelto Google Cloud per eseguire Vault e questa partnership rafforza ulteriormente il rapporto. Siamo lieti della collaborazione già in atto tra Thought Machine, Google Cloud e i nostri clienti”, aveva dichiarato nell’occasione Paul Taylor.

ANCHE INTESA SANPAOLO PARTNER DI GOOGLE CLOUD

A questo proposito, è bene ricordare che a fine 2020 anche Intesa Sanpaolo, a conclusione delle trattative avviate con il Memorandum of Understanding sottoscritto il 21 maggio 2020, ha siglato con Tim e Google gli accordi definitivi in base ai quali l’istituto migrerà una parte rilevante del proprio sistema informativo sui servizi cloud di Google.

Come si legge nella nota congiunta, l’accordo trarrà vantaggio dalla creazione di due Google Cloud Region a Torino e Milano, su cui Intesa Sanpaolo costruirà i propri servizi digitali. Le Google Cloud Region saranno costruite all’interno dei Data Center di Tim.

Fonte: Startmag

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