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Banca Ifis sostiene il gruppo De Wave. Intesa guarda al nuovo piano

L'istituto ha anticipato oltre 6 mln di euro di crediti Iva al suo cliente storico, specializzato nella realizzazione di cabine e servizi igienici. Il nuovo business plan sarà svelato a dicembre o a gennaio. Intesa Sanpaolo si aspetta una revisione degli obiettivi che, a suo dire, verranno abbassati a seguito del Covid-19. Prevista una maggior focalizzazione sugli investimenti in tecnologia, sul business Pharma dopo l'acquisizione di Farbanca e sullo sviluppo della corporate bank specializzata nei servizi alle Pmi. Il tutto in vista di un generoso dividend yield del 9,3%

Banca Ifis sostiene il gruppo De Wave. Intesa guarda al nuovo piano

Banca Ifis ha siglato quest'oggi un accordo che prevede un anticipo di oltre 6 milioni di euro di crediti Iva al gruppo De Wave, global marine contrac

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Banca Ifis ha siglato quest’oggi un accordo che prevede un anticipo di oltre 6 milioni di euro di crediti Iva al gruppo De Wave, global marine contractor specializzato nella realizzazione di cabine, servizi igienici, aree pubbliche e aree catering di navi da crociera, traghetti, navi a supporto del settore oil&gas, navi militari e navi di grandi dimensioni. Il gruppo ha sede a Genova e stabilimenti, unità operative e uffici commerciali in Italia, Polonia, Stati Uniti e Sud Est Asiatico.

“De Wave è un cliente storico che Banca Ifis ha sempre seguito, nel corso degli anni, supportandone la crescita con varie operazioni di finanza strutturata e reverse factoring”, ha spiegato Raffaele Zingone, responsabile della direzione centrale affari di Banca Ifis. “La cessione dei crediti Iva è un’esigenza particolarmente sentita dalle nostre aziende, in quanto i crediti fiscali hanno rimborsi piuttosto lunghi e l’anticipazione di liquidità diventa, in questo contesto, uno strumento finanziario importante, tanto più in un momento difficile come quello che sta vivendo oggi la nostra economia”, ha aggiunto Zingone. La cessione dei crediti Iva e dei crediti fiscali si effettua sia in modalità pro solvendo o pro soluto, con possibilità di procedere alla vendita dei crediti a titolo definitivo. L’operazione si prefigura come una linea di credito aggiuntiva (e non sostitutiva) rispetto a quelle che l’azienda ha già in essere, è stato specificato.

L’aggiornamento del piano industriale di Banca Ifis a dicembre svelerà la strategia dell’azienda in un contesto post-Covid. Già dalla Star Conference sono emerse indicazioni interessanti. Le prospettive per l’attività Npl sono positive. Il mercato, infatti, si è rivitalizzato dopo il lockdown, con prezzi in calo solo marginalmente a causa dei tempi di recupero più lunghi (-5-10%). Già nel primo semestre Banca Ifis è riuscita ad acquisire 1,3 miliardi di euro di Npl, che rappresentano il 70% delle operazioni non garantite concluse sul mercato.

Nel terzo trimestre, le acquisizioni di Npl hanno accelerato, con l’acquisto di 1,1 miliardi di euro di crediti deteriorati non garantiti; la società prevede di intercettare circa l’80% delle operazioni non garantite concluse nel corso dell’anno sul mercato Npl. intesa Sanpaolo ha calcolato che da inizio anno l’azienda abbia già completato l’88% del target di acquisti di Npl previsto per quest’anno: “considerando che la maggior parte delle operazioni si concentra solitamente nell’ultimo trimestre dell’anno, riteniamo che Banca Ifis sia in grado di superare il proprio obiettivo di acquisti per 2,7 miliardi per l’anno”, ha previsto Intesa Sanpaolo.

Il flusso di nuovi crediti deteriorati che si concretizzerà nel 2021 dopo la fine delle moratorie potrebbe alimentare il business degli Npl dell’azienda per i prossimi 4-5 anni, ha continuato Intesa Sanpaolo, osservando che l’accresciuta concorrenza prodotta dall’intervento di Amco in operazioni di crediti distressed non sta impattando sull’attività Npl di Banca Ifis, concentrata principalmente sugli Npl retail non garantiti. Invece, l’evoluzione del business Commercial e Corporate Banking è ancora lieve, sebbene leggermente superiore alle aspettative del management di Banca Ifis che è riuscita a mantenere i margini stabili.

La qualità del credito sta evolvendo in linea con le previsioni del management: dopo 85-100 milioni di euro di accantonamenti per perdite su prestiti attesi dal management quest’anno (90 milioni di euro incorporati nelle stime di Intesa Sanpaolo), gli accantonamenti per perdite su crediti dovrebbero rimanere al di sopra del livello normalizzato di 60-65 milioni di euro anche nel 2021, ma al di sotto delle attuali aspettative del consenso (Intesa Sanpaolo si aspetta 110 milioni di euro e il consenso di Factset 106 milioni nel 2021).

Il nuovo business plan sarà svelato a dicembre 2020 o a gennaio 2021. Intesa Sanpaolo si aspetta una revisione degli obiettivi finanziari che, a suo dire, verranno abbassati a seguito dell’epidemia di Covid-19. “Prevediamo una maggior focalizzazione sul piano di investimenti in tecnologia, sul business Pharma dopo l’acquisizione di Farbanca che dovrebbe concludersi entro fine ottobre e sullo sviluppo della corporate bank specializzata nei servizi alle Pmi (giro d’affari di 20-80 milioni di euro, ndr)”, ha previsto Intesa Sanpaolo.

Dopo un secondo trimestre debole, Intesa Sanpaolo si attende una ripresa del business Npl nei prossimi trimestri, grazie ad acquisizioni di crediti deteriorati superiori al previsto e alla riapertura dei tribunali. “Prevediamo che il business Commercial e Corporate Banking rimarrà debole anche nel secondo semestre, ma l’estensione delle moratorie può consentire alla banca di limitare gli accantonamenti per perdite su crediti quest’anno”, ha precisato Intesa Sanpaolo.

Ultimo, ma non meno importante, il potenziale pagamento del dividendo 2019 (che è rimasto detratto dall’11,58% di Cet1 ratio a giugno 2020) insieme al dividendo ordinario 2020, potrebbe aumentare il rendimento del dividendo fino a quasi il 17%: nelle sue stime Intesa Sanpaolo ha adottato un approccio più prudente (payout del 90%) che comunque fa presagire un generoso dividend yield del 9,3%. Intesa Sanpaolo ha, quindi, confermato il rating buy e il target price a 11,3 euro sul titolo Banca Ifis che al momento in Borsa guadagna l’1,66% a 8,28 euro.

Fonte : www.milanofinanza.it

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