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Da Crédit Agricole a Mps, il risiko delle banche è partito: tecnologia e meno costi per vincere

Da Crédit Agricole a Mps, il risiko delle banche è partito: tecnologia e meno costi per vincere

Ci sono operazioni che ne innescano altre. Scenari che restano fermi per mesi e poi, rapidamente, cambiano. Quando Intesa Sanpaolo ha lanciato l’offer

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Da Crédit Agricole a Mps, il risiko delle banche è partito: tecnologia e meno costi per vincereCi sono operazioni che ne innescano altre. Scenari che restano fermi per mesi e poi, rapidamente, cambiano. Quando Intesa Sanpaolo ha lanciato l’offerta non concordata sull’Ubi le altre banche non sono rimaste ad osservare, era un cambiamento di scenario troppo forte per fare solo da spettatori. Dialoghi, contatti, voci. Ipotesi. Adesso le cose cominciano a succedere: il lancio dell’offerta pubblica di acquisto da parte del Crèdit Agricole sul Creval è un primo passo di questa nuova fase di consolidamento del sistema bancario. Per il gruppo francese l’Italia è il secondo mercato domestico in Europa. E la scelta di rafforzarsi, dopo aver contribuito alle operazioni di salvataggio, va proprio in questa direzione.

Nei giorni scorsi si è rafforzata l’ipotesi che Banco Bpm e Bper possano riprendere dialoghi avviati tanto tempo fa, ma su basi nuove. La Bper ha appena rilevato oltre 500 sportelli post aggregazione Intesa-Ubi e dunque il polo sarebbe ancora più forte. Sullo sfondo la partita delicata del salvataggio del Monte dei Paschi, banca dal 1472. Lo Stato ne è il socio di controllo e andrà privatizzata. Porta in dote 2 miliardi sul fronte fiscale e si dice che Unicredit potrebbe andare in quella direzione. Sarebbe un modo per rafforzarsi sul mercato interno, ma non solo. Il punto, in questa fase, per le banche è da un lato ridurre i loro costi ma soprattutto affrontare la sfida tecnologica diventata ormai permanente. Che ha bisogno di molti investimenti. Non è detto che l’unico modo per crescere siano le aggregazioni, molti ragionano su nuove forme di cooperazione rafforzata. Ma una cosa è certa: il risiko è partito.

Fonte : www.corriere.it

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