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Banca MPS crolla con i rumor. Cattive news su uscita MEF: e ora?

Banca Monte Paschi resta stretto nella morsa dei ribassisti dopo le nuove indiscrezioni che prospettano tempi più lunghi per il rilancio.

Banca MPS crolla con i rumor. Cattive news su uscita MEF: e ora?

Anche la seduta odierna non sta riservando nulla di buono per Banca Monte Paschi che continua a rimanere stretto nella morsa dei ribassisti. Banca

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Anche la seduta odierna non sta riservando nulla di buono per Banca Monte Paschi che continua a rimanere stretto nella morsa dei ribassisti.

Banca Monte Paschi colpito dai sell, in calo per la terza seduta di fila

Il titolo, dopo aver ceduto ieri circa un punto e mezzo percentuale, arretra per la terza seduta di fila e negli ultimi minuti si presenta a 1,272 euro, con un ribasso del 3,05% e oltre 1,7 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 3,8 milioni di pezzi.

Banca Monte Paschi penalizzato da freddezza Credit Agricole

Banca Monte Paschi continua a rimanere sotto i riflettori dopo che due giorni fa sono spuntate alcune indiscrezioni relative ad un possibile coinvolgimento di Credit Agricole nel rilancio del gruppo senese.

La stampa ha riferito che il Tesoro avrebbe sondato la banca francese che al momento però non avrebbe mostrato grande entusiasmo per un suo coinvolgimento nella partita su Banca Monte Paschi e avrebbe preso tempo.

Banca Monte Paschi: rinvio uscita MEF oltre il 2021?

Intanto quest’oggi tengono banco nuove indiscrezioni sulla tempistica relativa all’uscita del MEF dal capitale dell’istituto senese.

Secondo quanto riferito dal Sole 24 Ore, salvo colpi di scena dell’ultimo minuto, Banca Monte Paschi pare destinata a seguire lo stesso sentiero imboccato nel 2017, quando cioè lo Stato è intervenuto e ha preso il comando nell’ambito della ricapitalizzazione precauzionale della banca.

Secondo il quotidiano di Confindustria, l’uscita del Tesoro dal capitale del gruppo toscano, già prevista per la fine del 2021 secondo i termini, potrebbe essere rimandata, a patto ovviamente di ottenere il via libera di Bruxelles per una proroga in tal senso.

Banca Monte Paschi: falliti i tentativi MEF con altre banche

Il Sole 24 ore ricorda che diversi sono stati i tentativi compiuti per trovare un partner a Banca Monte Paschi e negli ultimi mesi sarebbero state sondate diverse realtà bancari, non solo in Italia ma anche in Europa.

I contatti però fino ad ora avrebbero dato esito negativo, a partire da quello con Unicredit che, secondo le indiscrezioni, potrebbe valutare un’acquisizione di Banca Monte Paschi ma solo a condizione che sia assicurata la totale neutralità sul capitale.

La garanzia richiesta dal gruppo guidato da Mustier sarebbe però troppo costosa per il Tesoro, tenendo presente peraltro che non si può seguire lo stesso percorso imboccato nel caso delle banche venete visto che Banca Monte Paschi è in bonis.

Banca MPS: sindacati dicono no a spezzatino e uscita affrettata MEF

Intanto i rumor di un possibile rinvio dell’uscita del MEF dal capitale dell’istituto senese stanno affossando il titolo in Borsa.

La notizia invece farà sicuramente piacere ai sindacati che di fatto chiedono a gran voce di difendere l’integrità di Banca Monte Paschi, opponendosi da una parte ad uno spezzatino della stessa e dall’altra ad un’uscita affrettata.

La presenza dello Stato deve essere garante di un piano di rilancio della banca. secondo quanto si legge in una nota congiunta di Dalida Angelini, segretaria generale Cgil Toscana, Daniele Quiriconi (segretario generale Fisac Cgil Toscana, Nino Baseotto, segretario generale Fisac Cgil nazionale, Federico Di Marcello e Stefano Carli, segretari di coordinamento Fisac Cgil Mps.

Le indicazioni che arrivano dai sindacati trovano pienamente d’accordo il neodeputato PD Luca Sani, che intervento sulla questione Banca Monte Paschi ieri ha dichiarato: “Il Monte dei Paschi va tutelato da operazioni speculative che ne possano compromettere l’operatività, la crescita e la salvaguardia dei livelli occupazionali. In questi anni l’istituto ha riconquistato significative fette di mercato e la sua integrità va difesa”.

“Nei prossimi mesi”, ha aggiunto Sani, “anche in virtù della mia presenza in Commissione Finanze della Camera, seguirò con attenzione la vicenda del Mps: evitare lo smembramento e garantire legame con territorio rappresentano due condizioni essenziali per il futuro della banca e se occorre andranno ripensati i tempi di uscita dello Stato dall’azionariato della banca previsti dal piano industriale”.

Fonte : www.trend-online.com

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