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Il Consiglio di Stato sblocca la riforma delle banche popolari

La sesta sezione del Consiglio di Stato ha revocato l'ordinanza sospensiva riguardante l'obbligo di trasformazione in Spa delle popolari. E' venuto meno il rischio del pregiudizio sul limite al rimborso ai soci che esercitano il recesso e rispetto alla norma che stabilisce la soglia di 8 mld per la trasformazione. La Popolare di Sondrio, in rialzo in Borsa, è l'unica che deve ancora diventare Spa

Il Consiglio di Stato sblocca la riforma delle banche popolari

Il Consiglio di Stato sblocca la riforma delle banche popolari. Con un'ordinanza pubblicata oggi, la sesta sezione del Consiglio di Stato ha revocato

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Il Consiglio di Stato sblocca la riforma delle banche popolari. Con un’ordinanza pubblicata oggi, la sesta sezione del Consiglio di Stato ha revocato l’ordinanza sospensiva riguardante l’obbligo di trasformazione in Spa delle banche popolari, spiegando che “a valle delle decisioni della Corte costituzionale (sentenze 21 dicembre 2016 e 15 maggio 2018) e della Corte di giustizia dell’Unione europea (sentenza 16 luglio 2020), appaiono non più sussistenti le ragioni cautelari” che avevano indotto la sezione ad adottare le ordinanze cautelari di sospensiva della legge che imponeva la trasformazione in Spa delle popolari con attivi superiori a 8 miliardi.

Più in dettaglio, per la Corte non appare più rilevante il pregiudizio rispetto alla questione dei limiti al rimborso degli strumenti di capitale ai soci recedenti a fronte della trasformazione della banca, né rispetto alla questione della correttezza della fissazione in 8 miliardi di euro della soglia di attivo per l’esercizio di attività bancarie da parte delle banche popolari.

Si chiude così la lunga vicenda giudiziaria che ha visto contrapposti alcuni soci delle banche popolari a Banca d’Italia e agli stessi istituti di credito. E si sblocca la riforma che adesso vede come termine ultimo per la trasformazione in Spa il 31 dicembre del 2021 (a inizio settembre nell’ambito del Decreto semplificazioni è stato approvato un emendamento che prevede lo slittamento da fine 2020 a fine 2021). L’unica popolare che non si è ancora trasformata in Spa è la Banca Popolare di Sondrio, mentre la Banca Popolare di Bari ha approvato la trasformazione a giugno nell’ambito del piano di salvataggio targato Fitd e Mcc (Mediocredito Centrale).

In Borsa il titolo della Banca Popolare di Sondrio sale contro corrente rispetto al mercato dello 0,96% a quota 1,784 euro. Si ricorda che una settimana fa Fitch ha rimosso i rating watch negative, attribuiti il 24 marzo, confermando il rating a lungo termine BB+ sull’istituto. Con questa decisione, che riflette i progressi sul fronte della qualità dell’attivo in seguito alla cartolarizzazione da 1 miliardo di Npl che ha portato l’Npe ratio della banca al 9,2% nel secondo trimestre, si riduce nel breve la probabilità di un downgrade da parte dell’agenzia di rating. L’outlook è rimasto, comunque, negativo date le incertezze relative al quadro macro impattato dal Covid-19.

Fonte : www.milanofinanza.it

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