Valorizzare il Sud significa favorire la ripresa economica dell'Italia. È questo l'obiettivo del convegno “+ Sud”, organizzato dalla Uilca il 18 sette
Valorizzare il Sud significa favorire la ripresa economica dell’Italia. È questo l’obiettivo del convegno “+ Sud”, organizzato dalla Uilca il 18 settembre 2019 a Palermo. Le priorità di unire la nazione e di sfruttare le potenzialità del Sud diventano necessarie per raggiungere livelli di ripresa economica decisamente interessanti. Soltanto un’economia che riesca a dialogare con tutto il Paese può diventare quella maggiore propulsione alla crescita, in grado di valorizzare imprese e occupazione. L’Italia ha un enorme potenziale da sfruttare ma deve essere coesa se vuole intercettare quelle straordinarie occasioni business. Massimo Masi, Segretario Generale della Uilca, ha ribadito più volte come sia fondamentale investire per promuovere la ripresa economica dell’Italia.
È una grande sfida per la Segreteria Nazionale Uilca che vuole partire proprio dalla Sicilia, dove si sono persi circa 2.300 posti di lavoro (esattamente 2.308), con la chiusura di 291 sportelli negli ultimi sei anni, senza dimenticare la cessazione di una decina di filiali di banche di credito cooperativo. Ed è proprio per questo motivo che la Uilca continua a sollevare la questione meridionale e chiede di aprire un confronto con il governo regionale e con le altre parti sociali. Il problema deve trovare soluzioni adeguate perché il lavoro deve essere salvaguardato, specialmente di fronte a cambiamenti strategici delle banche perché il digitale consente di lavorare sul web con minori costi di gestione. Dal Sud partirà la Segreteria Nazionale il 17 settembre 2019 con l’Esecutivo Nazionale e il giorno seguente si svolgerà il Convegno, dove si alterneranno diverse personalità del mondo economico.
«Abbandonare la clientela, le lavoratrici e i lavoratori, fuggire da alcune zone del Paese, soprattutto al Sud – commenta Massimo Masi – equivale a consegnare la gestione dei risparmi degli onesti cittadini alla malavita, con il rischio di aumentare l’usura già persistente, oltre ad aumentare l’insoddisfazione e il disagio della clientela. Per prevenire questa situazione è necessario realizzare una cabina di regia per monitorare il digitale. Stiamo dialogando con l’ABI proprio per capire cosa fare in un mercato che sta cambiando velocemente, proprio grazie al digitale. Conviene ricordare che gli italiani usano poco il web perché prediligono ancora il contatto con le agenzie di banca. Bisogna studiare un altro modo di lavorare nelle filiali per garantire più servizi ai cittadini. Chi usa le filiali nel Sud sta aprendo cortesemente le porte alla malavita. Noi proponiamo la fondazione di una banca unica, una sorta di holding, per rafforzare l’offerta creditizia del Sud. È anche importante trovare delle innovazioni nel settore bancario».
