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Dalla Bce ancora politica monetaria espansiva. Da gennaio taglio del Qe

Dalla Bce ancora politica monetaria espansiva. Da gennaio taglio del Qe

In una nota di oggi la Banca centrale europea ha comunicato di tagliare il quantitative easing, gli acquisti di titoli, a 30 miliardi al mese a pa

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In una nota di oggi la Banca centrale europea ha comunicato di tagliare il quantitative easing, gli acquisti di titoli, a 30 miliardi al mese a partire da gennaio e fino a settembre. Fino a dicembre la Bce continuerà a comprare all’attuale ritmo di 60 miliardi al mese. Nella nota la Banca centrale europea ha precisato che “da gennaio 2018 gli acquisti netti di titoli continueranno ad un ritmo mensile di 30 miliardi di euro fino alla fine di settembre 2018″, o oltre, se necessario, e in ogni caso fino a quando il Consiglio direttivo non vedrà un deciso aggiustamento nel percorso dell’inflazione coerente con il suo obiettivo”, pari al quasi 2%. Il Qe risulta così dimezzato, anche se con un allungamento di nove mesi. Tuttavia oggi la Bce ha deciso che “se le prospettive divenissero meno favorevoli, o le condizioni finanziarie si facessero incoerenti con ulteriori progressi verso un aggiustamento dell’inflazione, il Consiglio direttivo è pronto ad aumentare gli acquisti netti di titoli in termini di dimensiono o durata”. Il presidente della Bce Mario Draghi, spiegando le misure prese oggi, ha sottolineato che la Bce continuerà a reinvestire il capitale dei bond nel suo portafoglio che arrivano a scadenza, e tali reinvestimenti saranno “massicci” a un certo punto. Draghi ha detto: “Perché l’inflazione di base continui a rafforzarsi e sostenga gli sviluppi nel medio termine, è ancora necessario un ampio grado di accomodamento monetario”. Poi, rispondendo a una domanda se Francoforte possa trovarsi in difficoltà nel trovare sui mercati titoli acquistabili se dovesse prolungare ulteriormente il quantitative easing, ha assicurato: “In termini di capacità di avere una posizione di politica monetaria che sostenga gli obiettivi d’inflazione, siamo ben forniti”. Il Consiglio direttivo della Bce continua a prevedere che i tassi di interesse rimarranno invariati ai loro livelli attuali per un lungo periodo di tempo e “ben oltre l’orizzonte degli acquisti netti di attività. Il tasso principale è allo 0%, quello sui depositi resta negativo allo -0,4% mentre il tasso sui prestiti marginali è a 0,25%”.

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