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Renexia: nuovo maxi-progetto di parco eolico offshore nel Canale di Sicilia

Conclusa la campagna oceanografica dalla quale non sono emersi ostacoli dal punto di vista storico e biologico; rinvenuti relitti di aerei della Seconda Guerra Mondiale

Renexia: nuovo maxi-progetto di parco eolico offshore nel Canale di Sicilia

Fonte: Shippingitaly.it (Caricato da Monica Origgi) Renexia ha completato la terza e ultima fase della campagna oceanografica condotta nel Canale di

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Fonte: Shippingitaly.it (Caricato da Monica Origgi)

Renexia ha completato la terza e ultima fase della campagna oceanografica condotta nel Canale di Sicilia per la realizzazione di Med Wind, il più importante progetto di parco eolico offshore floating del Mediterraneo. Renexia è la società del Gruppo Toto, attiva nel settore delle energie rinnovabili che a fine 2021, in un tratto di mare di 2.500 km quadrati ha avviato le indagini per la realizzazione di questo grande parco eolico. Nello studio, anche se sono stati trovati resti della seconda guerra mondiale, non sono stati rilevati siti di interesse storico-archeologico in prossimità dell’area di ancoraggio delle turbine.

Questa ricerca, in collaborazione con Fugro, una multinazionale olandese specializzata nei servizi geotecnici, ha ispezionato il tracciato di due cavidotti che trasmetteranno alla Sicilia l’energia generata dalle 190 turbine eoliche di Med Wind. Ed è proprio nel corso di questo ultimo passaggio che il team di Renexia ha individuato i resti di due aerei militari, uno tedesco, l’altro statunitense, precipitati nel corso del secondo conflitto mondiale. Si tratta rispettivamente di un Messerschmitt ME 210 della Luftwaffe e un fighter bomber della US NAVY, probabilmente di tipo “Helldiver” o “Corsair”. Le due carlinghe, ritrovate a una profondità di circa 700 metri, probabilmente non saranno mai recuperate e continueranno a giacere sul fondale marino. Oltre ai velivoli, sono state rinvenute alcune testimonianze del medesimo periodo storico, tra cui diversi relitti di navi mercantili del ventesimo secolo, un giroscopio da siluro, un sottomarino di ridotte dimensioni, e numerosi rifiuti e detriti. Si tratta di reperti storici, di cui si ipotizzava l’esistenza ma fino ad oggi non vi era certezza. Inoltre, in una zona non interessata dal progetto Med Wind, sono state trovate tre anfore isolate. Tutto quanto rilevato dai Rov, i sofisticati sottomarini a controllo remoto, è stato segnalato alle autorità competenti, secondo la vigente normativa.

Il progetto di questo grande parco eolico galleggiante comprenderebbe un’area di circa 800 km quadrati che si posiziona al limite delle acque territoriali italiane, a circa 80 km dalla costa trapanese. I precedenti step sono stati realizzati in collaborazione con la Marina Militare Italiana e con altri operatori privati di rilevanza internazionale. “Tutti i dati di interesse biologico raccolti verranno messi a disposizione della comunità scientifica – fanno sapere da Renexia – mentre la relazione completa sulla sostenibilità ambientale verrà inserita nello studio di Impatto Ambientale (Sia). Il parco eolico sarà in grado di generare circa 9TWh di energia pulita, pari al fabbisogno domestico di 3,4 milioni di italiani, un importante contributo alla transizione energetica e all’indipendenza dalle importazioni di oil and gas dall’estero”.

La società del Gruppo Toto sottolinea che “l’innovativa tecnologia floating non comporta trivellazioni del fondale per il posizionamento delle turbine bensì un sistema di ancoraggio non invasivo per l’ecosistema che ospiterà il parco.

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