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Le banche Usa che batteranno il mercato

Ipotizzando che l'economia registri una crescita moderata del pil reale nel 2021, i titoli bancari sono destinati, a parere degli specialisti di Rbc, a mettere a segno una performance migliore dei benchmark come è accaduto nel 1991-92, 2001-02 e 2010

Le banche Usa che batteranno il mercato

Il settore bancario negli Stati Uniti è molto sensibile all'andamento dell'economia. Da questo punto di vista, secondo gli analisti di Rbc Capital Mar

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Il settore bancario negli Stati Uniti è molto sensibile all’andamento dell’economia. Da questo punto di vista, secondo gli analisti di Rbc Capital Markets, la fase peggiore sembra essere finita e la ripresa è in corso, sebbene dai dati macro arrivino segnali contrastanti. Ipotizzando che l’economia registri una crescita moderata del pil reale nel 2021, i titoli bancari sono destinati, a parere degli specialisti di Rbc, a mettere a segno una performance migliore degli indici di mercato come è accaduto nel 1991-92, 2001-02 e 2010, anni che hanno seguito le recessioni del 1990-91, 2001 e 2008-09. Un aspetto che ancora preoccupa è tuttavia l’elevato numero di richieste di sussidi per la disoccupazione.

Altrettanto importanti quanto l’economia per il settore bancario sono il livello e la direzione dei tassi di interesse a breve e lungo termine e la pendenza della curva dei rendimenti. Le banche commerciali continuano a combattere con problemi di credito che peggioreranno nel resto dell’anno con l’aumento degli Nco (Net charge-offs) e degli Npa (Non performing assets). Gli accantonamenti per perdite su crediti, tuttavia, potrebbero aver raggiunto il picco nella prima metà del 2020, supponendo che non ci sarà una recessione “double dip” nel quarto trimestre 2020 o nel primo trimestre 2021. La riduzione degli accantonamenti per perdite su prestiti entro la fine dell’anno e nel 2021 sarà il motore della ripresa degli utili.

Nel settore il margine di interesse netto è molto diminuito nel secondo trimestre 2020, rispetto al primo, a causa del pieno impatto dei tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve a fine marzo. Nella seconda metà del 2020 i margini dovrebbero però stabilizzarsi o aumentare leggermente man mano che i bilanci si normalizzano. Un rischio in termini di volatlità del mercato è rappresentato invece dalle elezioni presidenziali a novembre.

Tenendo conto di tutti questi aspetti, ecco i titoli preferiti dagli analisti di Rbc.

1) Bank of America. Rating outperform. Il titolo, che capitalizza 221,5 miliardi di dollari, tratta 0,91 volte il valore di libro e 1,28 volte il valore di libro tangibile. Il p/e è invece 16,7 nel 2020 e 11,1 nel 2021. Il rendimento del dividendo è del 2,8%. Secondo gli analisti, gli utili della banca hanno un potenziale di crescita, derivante dalla sua capacità di gestire le spese ottimizzando l’organico e razionalizzando i processi tramite le iniziative per migliorare l’efficienza, che sono ancora in corso.

2) Citigroup. Rating outperform. Il titolo, che capitalizza 105,9 miliardi di dollari, tratta 0,61 volte il valore  di libro e  0,71 volte il valore di libro tangibile. Il p/e è 21,4 nel 2020 e 9,5 nel 2021. Il rendimento del dividendo è del 4%.
La banca è fortemente capitalizzata: il coefficiente Cet1 di Citigroup è dell’11,5% e quello di leva finanziaria supplementare (SLR) è del 6,7% nel secondo trimestre 2020. Il ritorno del capitale in eccesso dovrebbe consentire alla banca di riacquistare le sue azioni, migliorando così la crescita dell’eps (utile per azione). Il team di gestione già ha avuto in passato buoni risultati nell’aumentare il valore per gli azionisti attraverso l’ottimizzazione del capitale.

3) KeyCorp. Rating outperform. Il titolo, che capitalizza 12 miliardi di dollari, tratta 0,76 volte il valore di libro e 0,93 volte il valore di libro. tangibile. Il p/e è 15,3 nel 2020 e 8,8 nel 2021. Il rendimento del dividendo è 6%. La banca, che ha dimostrato di saper fare risparmi mirati sui costi, ha una posizione unica nel settore dei prestiti commerciali, grazie alla sua attività sui mercati dei capitali. Offre infatti ai suoi clienti commerciali di fascia media una gamma di prodotti più diversificata rispetto a molti concorrenti.

4) Northern Trust. Rating outperform. Il titolo, che capitalizza 17,2 miliardi di dollari, tratta 1,64 volte il valore di libro e 1,76 volte il valore di libro tangibile. Il p/e è 14,2 nel 2020 e 13,6 nel 2021. Il rendimento del dividendo è del 3,38%.  Nel secondo trimestre 2020 il roe è stato del 12,2%, a metà del suo target range del 10-15%. Inoltre, una parte significativa della remunerazione degli incentivi del senior management è determinata dal raggiungimento di un obiettivo di roe specifico. Nel dettaglio, affinché il top managment possa ricevere il 100% delle sue performance stock unit (psu), deve portare il roe al 16% in tre anni.

5) PNC Financial Services. Rating outperform. Il titolo, che capitalizza 46,9 miliardi di dollari, tratta 0,96 volte il valore di libro e 1,18 volte il valore di libro tangibile. Il p/e è 34,9 nel 2020 e 14,8 nel 2021. Il rendimento del dividend è del 4,17%. Il  coefficiente Cet1 è dell’11,3% nel secondo trimestre 2020 e supera di gran lunga il livello richiesto. Il business mix è ben bilanciato e legato a un’economia in miglioramento: la maggior parte delle attività si concentra sul settore bancario tradizionale, con una suddivisione prestito commerciale/al consumo del 70/30%. Un’economia sana dovrebbe portare a una solida crescita dei prestiti e PNC ne dovrebbe beneficiare, grazie all’ampia clientela di cui già dispone.

Fonte : www.milanofinanza.it

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