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ANDAMENTO LATERALE PER L’EURO CHE NON APPROFITTA DELLA DEBOLEZZA DEL DOLLARO

ANDAMENTO LATERALE PER L’EURO CHE NON APPROFITTA DELLA DEBOLEZZA DEL DOLLARO

Nel periodo più recente l’evoluzione dei mercati valutari è stata plasmata principalmente dalla riunione della BCE del 27 aprile, che – secondo le

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Nel periodo più recente l’evoluzione dei mercati valutari è stata plasmata principalmente dalla riunione della BCE del 27 aprile, che – secondo le attese – ha lasciato del tutto invariata la politica monetaria. L’impiego di una retorica piuttosto cauta ha impedito la formazione di movimenti direzionali piuttosto decisi del tasso di cambio, lasciando gli investitori privi di punti di aggancio certi per anticipare possibili svolte della policy.

La banca centrale ha confermato che la bilancia dei rischi si sta spostando finalmente verso la neutralità per la prima volta dopo molto tempo, tuttavia non ha discusso delle modalità di uscita dalla fase ultraespansiva di politica monetaria, poichè l’economia di Eurozona evidenzia ancora molteplici tratti di fragilità. Sull’arco delle ultime sei sedute, l’euro si è quindi mosso intorno a 1.09 con andamento decisamente laterale, entro una banda di escursione simmetrica tra 1.0850 e 1.0950, valori comunque insufficienti a richiudere il gap rialzista tuttora ben visibile sui grafici giornalieri dell’eurodollaro.

In questo quadro di indeterminatezza sull’andamento dei tassi nell’Eurozona, l’euro non ha potuto approfittare degli spazi di rialzo aperti da un flusso di dati particolarmente debole negli Stati Uniti, non solo il deludente tasso di crescita del reddito nei primi tre mesi dell’anno, pari soltanto allo 0.7%, ma anche il generalizzato indebolimento degli indicatori di sentiment delle imprese, dopo la diffusione delle statistiche sull’indagine ISM riferita al mese di aprile.

In crescita invece il rapporto di cambio euro yen, ancora in range oltre 122, sui massimi di un mese e mezzo. Lo yen ha sofferto una batteria di dati non proprio forti, con indicazioni di persistenza della deflazione nell’area di Tokyo e un dato particolarmente debole di produzione industriale relativo al mese di marzo, che evidentemente penalizza le attese per l’andamento generale dell’economia nel primo trimestre del 2017.

Non si registrano invece particolari variazioni per il cross euro sterlina, che negli ultimi giorni si e mosso in range tra 0.84 e 0.85, anche in questo caso con orientamento direzionale davvero modesto.

 

 

 

 

 

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