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Citi: risultati positivi per il settore delle utility. I titoli preferiti per gli analisti

Le stime degli utili del settore di Citi e del consensus per il 2022-2025 sono state riviste al rialzo del 10-15% sui prezzi più alti dell'energia, sull'inflazione più elevata e sulle prospettive di tassi stabili

Citi: risultati positivi per il settore delle utility. I titoli preferiti per gli analisti

"I rischi a breve termine", spiegano gli analisti, "sono molti e derivano da alcune posizioni di copertura a breve termine sfavorevoli, ulteriori

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“I rischi a breve termine”, spiegano gli analisti, “sono molti e derivano da alcune posizioni di copertura a breve termine sfavorevoli, ulteriori interventi normativi di emergenza, interruzione della catena di approvvigionamento delle energie rinnovabili e aumento dei tassi nominali, ma le valutazioni sono ora solide e le prospettive di crescita intatte”. Su queste basi le scelte sui titoli migliori sono cadute su Ibe, Rwe, Trn, Ana e Edf come le nostre migliori scelte, mentre su Enel, Orsted, Enagas, Uniper e Verbund gli esperti rimangono su una raccomandazione di tipo sell.

Anche se la domanda di energia elettrica rimane contenuta (-4,2% nel 2020, +3,0% nel 2021 sotto i livelli di 10 anni fa), la chiusura della capacità termica e nucleare (-48 gw 2016-2021) e la crescita delle energie rinnovabili (31 gw di energie rinnovabili attese nel 2021, in linea con il 2020 e inferiori del 50% ai livelli necessari per raggiungere gli obiettivi del 2030) secondo gli analisti la fragilità del bilancio della domanda europea sta aumentando. La produzione di gas è in aumento e l’equilibrio dell’offerta della domanda è sempre più esposto alle condizioni atmosferiche e alla disponibilità di risorse. La crisi energetica potrebbe ripetersi, il rischio consiste nel sostenere il prezzo a lungo termine dell’energia elettrica e il mercato dei contratti di energia.

Su questo scenario le stime degli utili del settore di Citi e del consensus per il 2022-2025 sono state riviste al rialzo del 10-15% sui prezzi più alti dell’energia, sull’inflazione più elevata e sulle prospettive di tassi stabili. Anche se le stime di Citi per il 2024 e 2025 sono leggermente al di sotto del consenso (-4 e -8% rispettivamente), gli esperti vedono una crescita sostenibile a lungo termine del 4-5% degli utili per azione.

Le valutazioni ignorano però il potenziale di crescita a lungo termine. “In seguito alla performance assoluta registrata dall’inzio dell’anno ad oggi, il settore negozia a circa 15 volte il prezzo degli utili previsti per il 2023 che riteniamo sia interessante dato il costo medio del capitale proprio del settore inferiore al 6%”, commenta la banca d’investimento. La valutazione complessiva implica un calo a lungo termine degli utili che gli analisti ritengono improbabile alla luce dei forti prezzi dell’energia, dell’inflazione e della potenziale accelerazione della crescita delle energie rinnovabili dopo il 2023. Nel frattempo gli utili e il flusso di cassa più elevati sostengono i bilanci che, alla luce delle prospettive di tassi bassi, dovrebbero rimanere solidi, a sostegno dei dividendi.

Fonte: Milanofinanza.it

 

 

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