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De “De Rustica Progenie Semper Villana Fuit”

De “De Rustica Progenie Semper Villana Fuit”

Aforisma latino riportato secondo alcuni nel Vocabolario della lingua Toscana da Piero Fanfani nel 1863, è una altra riflessione che lo scrivente rivo

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Aforisma latino riportato secondo alcuni nel Vocabolario della lingua Toscana da Piero Fanfani nel 1863, è una altra riflessione che lo scrivente rivolge al lettore impegnato come tutti nella lotta per la sopravvivenza che spesso non è solo economica ma di questi tempi è intellettuale e culturale.
Intuitivo il significato della frase a cui deve essere attribuita una interpretazione attualizzata ai nostri periodi.
Gli esempi sociali offerti negli ultimi decenni sono oggettivamente indecorosi. Che il rispetto si “compri con i soldi” è un fatto da sempre ma vi era dall’altra parte un contrappeso che era la Cultura che poco aveva a che fare con il prestigio del denaro inteso come ostentazione.
Si narra un episodio. Nel dopoguerra fu inviato un anziano insegnante in una scuola di paese lontana dalla sua residenza. Era il periodo della ricostruzione sociale e la scuola era una cosa “seria”. Bene. Lo stipendio dell’ insegnante era modesto ma Lui teneva al suo ruolo ed incarico. In breve trovò ospitalità presso una famiglia locale che permise l’ utilizzo di una camera più un pranzo al giorno per far sì che l insegnante operasse per il “bene pubblico”. Vi era rispetto, considerazione per i ruoli e per la loro necessaria funzione. Invece negli ultimi anni si è assistito a “illuminati cafoni, ignoranti, ciucci e presuntuosi ” che si sono inventati di “fare testo” solo perché hanno “fatto” i soldi tra social , influencer e via dicendo. Si potrebbe continuare ma ci si ferma. Ai nostri giovani leviamo i cellulari e regaliamo i libri perché sono l’ unica cosa vera che rimarrà nella loro vita #società

A cura di Savino di Scanno

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